Ford ripensa C-Max Design aggressivo e maggiore efficienza

NizzaCon la nuova generazione diventa ancora più numerosa e articolata, grazie alla duplicazione della specie. Stiamo parlando della nuova Ford C-Max, che si presenta con una compagine composta sia dalla versione con abitacolo per cinque persone sia da quella, che si chiama C-Max7, con interno configurato per ospitare sino a sette passeggeri. È una famiglia che porta allo scoperto non solo l’ultima interpretazione del Kinetic Design, ma anche alcune primizie come il pianale sviluppato dall’Ovale Blu per tutte le prossime vetture di taglia media e un inedito motore turbo a iniezione diretta di benzina della serie Ecoboost.
Insomma, componenti sviluppate anche per la prossima generazione della Focus (in vendita all’inizio della prossima primavera) destinata a dare un importante contributo agli obiettivi fissati per il 2011 da Gaetano Thorel, presidente di Ford Italia (nella foto). «In uno scenario che si ipotizza ancora in generale contrazione - afferma il numero uno in Italia - puntiamo a mantenere l’attuale quota di mercato del 9,4% e a conservare la leadership tra le case straniere che operano nel Paese». Ma torniamo a C-Max e C-Max7. Si presentano con gamme speculari, a prezzi che partono da 19mila euro e raggiungono i 26.500, declinate negli allestimenti Plus e Titanium e proposte con cinque motori. Inizialmente l’offerta comprende i benzina di 1.6 litri con 125 cv e il turbo a iniezione diretta di analoga cilindrata da 150 cv, a cui si affiancano i turbodiesel con filtro anti-particolato di 1.6 litri con 115 cv e il 2 litri, declinato in varianti da 115 e 163 cv, abbinabili anche con il cambio automatico a doppia frizione Powershift con 6 marce. La nuova C-Max si presenta con una personalità dinamica, che si allontana dai classici canoni del settore delle monovolume. Un contesto in cui, invece, rientra maggiormente l’aspetto della C-Max7, che tradisce anche esteticamente le sue maggiori possibilità di trasporto sia con la maggiore lunghezza sia con le pratiche porte posteriori scorrevoli, destinate ad agevolare l’accessibilità alla terza fila di sedili. All’interno la parentela fra le due C-Max è rammentata dallo stile dell’arredamento, mentre le differenti personalità sono sottolineate dall’ampiezza della zona posteriore dell’abitacolo e dalla possibilità garantita dalla selleria posteriore della C-Max7 di ottenere configurazioni che, prima di giungere a quella per sette persone, fanno affiorare anche quelle a quattro e sei posti. Ma la nuova famiglia originata dalla duplicazione della C-Max, per affermarsi punta anche sul miglioramento dei contenuti che coinvolge tanti fattori come il confort piuttosto che la cura costruttiva e l’equipaggiamento assai consistente, anche nel caso dell’allestimento entry-level Plus, ulteriormente arricchibile nel caso del Titanium con optional hi-tech come l’Active Park - un sistema capace d’individuare gli spazi adeguati per il parcheggio e, all’occorrenza, in grado di effettuare automaticamente la manovra - piuttosto che il dispositivo che «sopprime» gli angoli bui dei retrovisori, la telecamera per la retromarcia e il portellone ad azionamento elettrico.


Il balzo in alto compiuto dalla C-Max è ben percepibile anche dal posto guida, specie quando si mette alla prova la versione spinta dal nuovo motore Ecoboost 1.6 da 150 cv. Un’unità che sorprende sia per l’elasticità e il rendimento pieno e regolare sin dai regimi più bassi, sia per l’incisività che sfodera nelle progressioni.

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