Fra i personaggi della letteratura gotica, la Creatura di Frankenstein merita un posto di primo piano fin da quando la scrittrice inglese Mary Shelley ne ebbe le prime «visioni» durante alcune serate piovose dell’estate 1816 in una villa spettrale sul Lago di Ginevra, assieme al marito Percey Bysshe Shelley, al medico John William Polidori e al poeta Lord Byron. Il suo spaventoso personaggio sarebbe poi stato ufficialmente inserito nell’anonimo Frankenstein, o il Prometeo moderno nel 1818, romanzo che la Shelley avrebbe poi ripubblicato nel 1831 in versione rielaborata.
Innumerevoli gli adattamenti cinematografici di cui il mostro è stato protagonista. Ancora oggi la maschera della Creatura è la più venduta negli Stati Uniti. E in Italia l’esilarante film Frankenstein Junior di Mel Brooks è in assoluto il classico più acquistato di tutti i tempi in formato DVD. Il prossimo fenomeno hollywoodiano che rilancerà il mostro è la pellicola in stop-motion 3D Frankenweenie diretta da Tim Burton, prevista in uscita a ottobre, che propone una versione canina del mito: un ragazzino di nome Victor rianima il proprio cagnolino Sparky, che è stato investito da un’auto.
Nel frattempo arriva anche nelle librerie italiane una saga letteraria che ha rivisitato il personaggio di Mary Shelley. È una serie di sei romanzi siglata dal maestro dell’horror statunitense Dean Koontz, edita a partire da domani da Sperling&Kupfer. Come spiega lo stesso Koontz nella prefazione al primo volume, Frankenstein - L’immortale, in origine gli fu commissionata la sceneggiatura per un pilot televisivo dal titolo Dean Koontz’s Frankenstein che avrebbe dovuto debuttare sul canale Usa Network. Un serial che sarebbe stato poi affidato a un produttore esecutivo di assoluto prestigio: Martin Scorsese. Koontz, su richiesta del network televisivo scrisse una versione di due ore dell’episodio e fu quindi fatto il casting della produzione. «Poi - racconta Koontz - la rete e il produttore decisero di apportare modifiche profonde. Poco interessato alla televisione, mi ritirai dal progetto. Augurai buona fortuna e mi dedicai a sviluppare l’idea originale in forma di romanzo».
In un primo tempo Koontz si trovò a lavorare con Kevin J. Anderson e Ed Gorman, ma poi si accorse di non saper né lavorare né giocare di squadra, quindi riprese il progetto in solitaria, pubblicando negli Stati Uniti, a partire dal 2005, quattro volumi della sua saga (oltre a un fumetto), raggiungendo l’impressionante cifra di oltre dieci milioni di copie vendute, entrando così direttamente al primo posto della classifica dei bestseller del New York Times.
Le vicende di Frankenstein - L’immortale sono ambientate nella New Orleans contemporanea per le cui strade si aggira un uomo gigantesco, completamente tatuato che si chiama Deucalion. È lui l’orrenda creatura rianimata oltre duecento anni fa dal barone Victor von Frankenstein. Deucalion è mortale ed è consapevole della propria condizione dannata. Ha un solo scopo: vendicarsi di chi l’ha costretto a sopravvivere in quelle terribili condizioni. Anche il suo creatore folle, infatti, è ancora in vita, asserragliato nella zona del Garden District dove, sotto l’identità dello scienziato Victor Helios, continua gli esperimenti. Il Dottor Frankenstein è infatti riuscito a sperimentare su se stesso il dono dell’immortalità ed è impegnato a dare vita a una Nuova Razza destinata a eliminare il genere umano.
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