Il freddo non ferma gli sbarchi In un giorno 500 clandestini

Emergenza nel centro di permanenza temporanea

Gaetano Ravanà

da Lampedusa

Gli esperti lo avevano previsto. E in effetti, chi aveva preventivato numerosi arrivi, non si è sbagliato. In poco più di 48 ore, a Lampedusa sono arrivati tre barconi per quasi 500 immigrati e il centro di accoglienza dell’isola, gestito dall’associazione «La Misericordia», rischia di scoppiare. Due sono stati gli sbarchi di immigrati avvenuti nella giornata di ieri. Il primo si è registrato all’alba. Un barcone di oltre 25 metri si è arenato sulla spiaggia della Guitgia, la stessa che ospita il concerto di Claudio Baglioni. A bordo vi erano oltre 160 persone ma il numero degli occupanti, potrebbe essere più alto. Carabinieri, finanzieri e uomini della capitaneria di porto, sono stati impegnati in una vera e propria caccia all’uomo poiché, quando il barcone si è arenato, qualcuno ha visto diversi extracomunitari allontanarsi dalla spiaggia, dirigendosi verso il non lontano centro abitato. Il secondo sbarco, invece, in tarda mattinata. Un barcone con a bordo 153 clandestini è stato intercettato a circa 5 miglia dalla costa dalle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza. Ma anche ieri sull’isola erano arrivati altri 162 immigrati clandestini e sempre a bordo di un natante abbastanza grande, circa 18 metri.
Se l’arrivo di immigrati, per gli uomini in divisa e per i volontari della Misericordia significa tanto lavoro in più, per la popolazione dell’isola, gli sbarchi sono il presagio di grossi problemi, soprattutto per le attività legate al turismo. Da tempo gli imprenditori locali hanno lanciato un grido d’allarme. L’inverno, infatti, per gli operatori turistici è il periodo cruciale per pubblicizzare l’immagine dell’isola. Gli investimenti di cui si fanno carico sono notevoli: basti pensare alla loro importante presenza alla Borsa internazionale del turismo di Milano o alla distribuzione di cataloghi dell’isola su tutto il territorio nazionale, cataloghi per lo più veicolati, allegati a settimanali importanti a costi ovviamente elevati. Una serie di investimenti rilevanti, quindi, che impegnano notevolmente quasi tutti gli albergatori e i proprietari di case di Lampedusa. Con il continuo arrivo di immigrati clandestini l’immagine dell’isola ne risente e il numero delle prenotazioni diminuisce. Ed è per questa ragione che ripetutamente sono stati chiesti aiuti al Governo centrale e a quello regionale dagli imprenditori lampedusani, per potere in qualche modo controbilanciare, le notizie negative che arrivano nelle case degli italiani, durante tutto l’anno.
Intanto è rientrato soltanto a tarda sera l’allarme, sempre a Lampedusa, per una nave da trasporto che, a circa sessanta miglia a sud dell’isola, ha lanciato un Sos. Il grosso mercantile di oltre millecinquecento tonnellate, si è inclinato durante la navigazione. A raccogliere l’Sos è stato per primo il comando generale della Capitaneria di porto, che ha allertato immediatamente le sue unità, stanziate nel Mediterraneo.

A fare inclinare il mercantile (si tratta di un general cargo), potrebbero essere state le condizioni del mare o uno spostamento del carico a bordo. Solo nel pomeriggio di ieri, le autorità tunisine hanno comunicato alle autorità italiane il loro intervento con dei mezzi navali, che hanno raggiunto il grosso mercantile in difficoltà.

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