Le notizie non muoiono sulla carta, né nell'etere, né in Rete. Sopravvivono altrove. Dove, non si sa. Proviamo a immaginarlo.
LA NOTIZIA. Scienziati vicini alla facoltà di Agraria di Portici hanno fatto nascere il primo esemplare prossimo all'uro, razza bovina estinta 500 anni fa. Il vitellino è stato ricreato da un pool internazionale di studiosi riuniti nel progetto Tauros, di cui è capofila Donato Matassino, docente emerito a Portici e referente italiano Fao. Nel Dna del vitellino sono custoditi i segreti del possente bovino dalle corna a luna effigiato sulle pareti delle caverne preistoriche, che Hitler, con i suoi scienziati, tentò di riprodurre. Lo riporta «Il Mattino».
«Il Dna di questo vitellino - si legge -, il primo di quella che sarà una lunga serie, dovrebbe aver già recuperato qualche cosa del possente bovino dalle corna a luna che impressionò i pittori preistorici delle caverne. I suoi discendenti e quelli di altri incroci futuri dovrebbero, un parto dopo l'altro, avvicinarsi all'obiettivo: la rinascita dell'uro, che ha nutrito dalle caverne l'umanità occidentale, ha seguito la crescita della nostra civiltà, è stato sfruttato all'esaurimento e, infine, lasciato spegnersi, 500 anni fa, nel cimitero degli estinti, quando l'umanità, organizzatasi in modi diversi, l'ha "licenziato"». (fonte: Adnkronos, 1 giugno 2010)
FUORI DALLA NOTIZIA. «Di solito, in questa stagione, se ne sta tranquilla nel parco, sdraiata all'ombra a sonnecchiare tutto il giorno. Davvero non mi so spiegare il motivo della fuga. A meno che non di fuga si tratti, ma di rapimento...».
Non si dà pace, il signor Gennaro Esposito, dopo la sparizione, nella notte fra lunedì e martedì scorso, della sua adorata «Makka», che è qualcosa di più di un animale domestico e qualcosa di meno di un animale selvatico. «Makka», infatti, è la prima tigre con i denti a sciabola frutto dell'ingegneria genetica.
Questo animale, appartenente alla sottofamiglia dei Felideae denominata Machairodontinae, viveva in Nordamerica durante il Pleistocene, quindi fino a circa 11mila anni fa. Ma dai resti ritrovati in alcuni giacimenti di ossa di grandi mammiferi (i cosiddetti «cimiteri preistorici»), sul finire del 2017 gli scienziati avevano ricavato materiale sufficiente alla «creazione» in provetta di due esemplari: «Smilla» (da Smilodon, cioè «dente a coltello») e, appunto, «Makka». Ma mentre «Smilla», venduta a un collezionista di animali preistorici degli Emirati Arabi, è morta un anno fa, «Makka», adottata dal signor Esposito è sana come... un pesce corazzato.
Le ricerche, subito scattate nei dintorni del parco del signor Esposito, non hanno per ora dato esito. Si teme che dietro la sparizione di «Mikka» possa esserci la mano della camorra.
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