Galliani-Ronaldo, quante scintille "Sei pronto". "Ma chi l’ha detto?"

Il vice presidente: "Giocherà a Empoli". Ronie smentisce: "Prudenza, non sbagliamo ancora". Il Fenomeno tornerà in campo a fine mese

Galliani-Ronaldo, quante scintille 
"Sei pronto". "Ma chi l’ha detto?"

Ma quando torna Ronaldo? D’accordo, abbiam capito che c’è stato un pasticciaccio brutto dalle parti di Milanello e Appiano Gentile (la diagnosi del medico interista Combi interpellato dal Fenomeno), che il brasiliano ha dovuto ricominciare rieducazione e recupero fisico daccapo, ma c’è una data da dare in pasto al pubblico, oltre che ai giornali e allo stesso Ancelotti, tanto per gradire? A giudicare dal primo botta e risposta a distanza di ieri mattina, la questione si è tinta di giallo. «C’è una possibilità che possa giocare domenica con l’Empoli» alle prese con la presentazione agli sponsor dei risultati ottenuti dal marchio rossonero, Adriano Galliani ha dettato una improvvisa accelerazione. Smentita due ore dopo dall’interessato interpellato a Monticello, sede di un torneo di golf riservato a calciatori di ieri e di oggi.

Ronaldo è andato dritto per la sua strada. «Non ho sentito quel che ha detto Galliani, ma le cose che ho detto io non cambiano», la sua perentoria risposta. Che, tradotta dal calcese all’italiano corrente, vuol dire: questa volta decido io quando è il momento giusto per giocare, ci siamo ma domenica no.

A scavare dietro il presunto battibecco a distanza, si ottengono un paio di conclusioni. La prima riguarda proprio Ronaldo, sereno e tranquillo, nonostante l’affanno di cronisti, medici e operatori dell’informazione rossonera nel dettare la sua agenda. «Ho visto un po’ di notizie sbagliate negli ultimi giorni» è il secco giudizio di Ronaldo. Hanno tirato a indovinare, insomma. Seconda staffilata: «Abbiamo già fatto uno sbaglio, non vogliamo sbagliare ancora, perciò usiamo tutta la prudenza e la tranquillità necessarie, tutta la tranquillità del mondo». Ultimo avviso ai naviganti del tifo rossonero: «I tifosi non devono preoccuparsi, ci siamo quasi per il mio ritorno».

Anche le notizie, diffuse ad arte, su visite mediche, e nuovi accertamenti clinici, sono diventate dei palloni gonfiati liberati in modo incontrollato. Nessuna risonanza magnetica alle viste, né volo ad Anversa da Martens, solo una ecografia da realizzare domani per controllare l’evoluzione della cicatrizzazione. E non c’è nemmeno bisogno di un summit per dare la notizia. Ancelotti e Galliani, al telefono, ieri pomeriggio hanno già fatto il punto e tirato le conclusioni. Ronaldo ha corso sulla sabbia, troppo presto per mandarlo in campo con l’Empoli. Appuntamento per Milan-Roma del 28 ottobre o ancora più sicuramente mercoledì 31 ottobre a Genova in Samp-Milan. E non certo perché Ronaldo ha paura. «Non sono mica uno psichiatra» risponde secco Galliani sull’argomento. Mentre sicuri appaiono, invece, i recuperi di Maldini, Serginho e Kaladze.

Giallo risolto, allora. Ronaldo sta per tornare. Con l’approvazione di Ancelotti, il tecnico, e Tognaccini, il capo dei preparatori, in perfetta sintonia tra loro. E sta così bene al Milan, spiega Galliani «che non ce lo porta via nessuno».

Frase fatta apposta per allontanare dall’orizzonte l’altra scadenza relativa al contratto del Fenomeno da rinnovare. Se ne riparlerà a gennaio, dopo una striscia di prestazioni di un certo tipo. E dopo il mondiale per club, considerato uno degli obiettivi alla portata del Milan, ormai a caccia di tacche e di medaglie.

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