Gaza e gazzarra

Ci sono state puntate peggiori di quella scorsa di Annozero, anche se riguardavano il nostro Paese e nessun ambasciatore ha protestato. Le avrete magari pure guardate, quelle puntate: anche perché non c’è nient'altro del genere, in tv. I programmi di Vespa e Floris e Mentana sono un altro prodotto, una diversa temperatura: non sono alternativi, sono complementari. Santoro, coi suoi travaglini e la sua impar-condicio, è certo arrogante e insopportabile: ma se nessun’altra trasmissione ha i difetti di Annozero, tuttavia, nessun’altra ha neppure i suoi pregi, perlomeno le sue caratteristiche, lo sforzo produttivo. Perché? Perché un'altra trasmissione come Annozero non la vogliono fare. Non la Rai, che pure butta i soldi in cento modi. Non Mediaset, che è disinteressata persino a bilanciare Ballarò. Così abbiamo solo Annozero e la periodica tentazione, provocatissima, di cancellarlo anziché affiancarlo ad altro, levarle il monopolio, farle concorrenza, relativizzarlo.

La classe politica ogni tanto sbraita contro Annozero, ma non c’è da fidarsi di chi ora martirizza Lucia Annunziata, l'unica che è ancora più ego-riferita di Santoro, dopo averla giustamente esecrata per quella sua esibizionistica intervista a Berlusconi. La classe politica sbraita anche perché vorrebbe che fosse tutto come a Ballarò: dove c’è la scaletta, le domande sono programmate, e si può ciarlare che è un piacere.

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