Generazione Italia: "Vogliono contestare Fini" La Brambilla: "Mettono le mani avanti, querelo" 

Generazione Italia accusato i Promotori delle libertà del Pdl coordinati dalla Brambilla di organizzare una contestazione a Mirabello durante l’intervento di Gianfranco Fini alla Festa del Tricolore. Ma il ministro smentisce e preannuncia azioni legali. Capezzone: "Insinuazioni gravi"

Generazione Italia: "Vogliono contestare Fini" 
La Brambilla: "Mettono le mani avanti, querelo" 

Roma - Il ministro Michela Brambilla smentisce che i Promotori delle libertà del Pdl da lei coordinati stiano organizzando una contestazione a Mirabello durante l’intervento di Gianfranco Fini alla Festa del Tricolore e preannuncia azioni legali contro Generazione Italia, l’associazione finiana che ne ha dato on line la notizia.

La denuncia di Generazione Italia "Se mai servisse una conferma della deriva sinistrorsa del Pdl - scrive Generazione Italia - ecco a voi l'ennesima conferma. Stamane riceviamo una telefonata: un nostro amico napoletano ci informa che è stato contattato da un consigliere provinciale del Pdl che gli ha fatto una richiesta particolare: 'Stiamo organizzando con la Brambilla una contestazione a Fini quando parlerà a Mirabello. Riesci a riempirmi un pullman? E' tutto a spese del partito'". "Gli daranno - commenta l’associazione finiana - anche il panino, in puro stile Cgil. E magari anche un libretto rosso con tutte le istruzioni per contestare il nemico del popolo. Siamo davvero arrivati a un punto bassissimo: siamo alle comiche finali. E questa volta per davvero".

La smentita della Brambilla "Quanto accaduto oggi - dice la Brambilla - mi pare un palese tentativo di mettere le mani avanti, creando un alibi con il quale giustificare le contestazioni che, evidentemente, gli esponenti finiani si aspettano di ricevere a Mirabello da parte dei tanti militanti dell’ex An che ben si sono guardati dal seguire le loro posizioni. Per quanto mi riguarda mi sento di rassicurarli: l’appuntamento di Mirabello non è nella mia agenda"." Quel sito - smentisce la Brambilla- ricondurrebbe alla mia persona azioni che mi sono totalmente estranee, dimostrando una volta di più come vi siano esponenti politici senza scrupoli che, pur militando nel Popolo della Libertà, non esitano a cercare di screditare l’operato del Presidente del Consiglio e dei suoi Ministri. Pertanto, ho già dato mandato ai miei legali di procedere nei confronti di chi ha formulato tali contenuti diffamatori e di chi eventualmente ne darà diffusione".

Capezzone: "Insinuazioni gravi e surreali" "Sono gravi, inaccettabili e surreali le insinuazioni contro il ministro Brambilla, a cui esprimo solidarietà, contro i Promotori della Libertà, e contro il Pdl". Secondo Daniele Capezzone, portavoce del Pdl, "è fuori della realtà che, da parte del Pdl o dei Promotori o del ministro Brambilla, via sia stata, vi sia o vi possa essere alcuna diretta o indiretta partecipazione a qualunque attività di contestazione nei confronti di chicchessia". E' fuori dal codice genetico, prim’ancora che dalla prassi politica del Pdl, l’idea di interferire o disturbare le manifestazioni o le iniziative di chiunque.

Semmai, addolora - osserva Capezzone - dover constatare che, ancora una volta, si cerca di gettare sospetti o di mettere in cattiva luce il nostro partito da parte di chi, evidentemente, non si sente affatto sicuro del proprio rapporto con l’opinione pubblica e teme il dissenso. Ma forse il problema è proprio questo, e certe accuse sono un modo maldestro per mettere le mani avanti".

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