La cronaca giudiziaria coinvolge la corona spagnola. Il genero di re Juan Carlos, Inaki Urdangarin, si è presentato al tribunale di Palma di Maiorca per essere interrogato su una vicenda di presunta corruzione e storno di fondi pubblici. Ad attenderlo c'erano decine di giornalisti e una piccola folla di manifestanti repubblicani e indipendentisti che lo hanno contestato urlando "Attento al tuo portafoglio arriva Urdangarin" e brandendo cartelli con scritto "Monarchia=Corruzione".
L'ex campione olimpico di pallamano, marito dell'infanta Cristina di Spagna, 44 anni, è il primo membro della casa reale spagnola a essere indagato e interrogato da un giudice. E' sospettato di aver approfittato della propria posizione per ottenere, in modo fraudolento, un profitto personale, utilizzando fatture false per stornare fondi pubblici. Fondi per tre milioni di euro sarebbero stati dirottati dalla Fondazione Noos per la promozione dello sport verso alcune società private tra cui la Aizoon, di cui Inaki è proprietario con la moglie, la figlia più giovane del re con cui si è sposato nel 1997. Urdangarin, arrivato a piedi al tribunale, ha detto di essersi presentato per difendere il suo onore e "portare in luce la verità".
L'imbarazzo della Casa reale
Lo scandalo crea imbarazzo nella Casa reale, con i repubblicani spagnoli che si preparano a un referendum per il ritorno della repubblica, che Franco cancellò sotto la sua
dittatura per poi restaurare la monarchia poco prima della sua morte, nel 1975. Dopo l’avvio dell’inchiesta, il Duca di Palma è stato allontanato dalla Famiglia Reale e non partecipa più ai suoi atti ufficiali.
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