Il Genoa condannato a retrocedere da un giudice in vacanza al mare

Il dispositivo della sentenza sarebbe stato scritto nel giorno in cui si teneva la camera di consiglio

Diego Pistacchi

da Genova

La Federcalcio aveva scritto su tutti gli atti ufficiali che il processo al Genoa era stato limpido, inappuntabile. Che la retrocessione in serie C1 con tre punti di penalizzazione per la partita «normalizzata» con il Venezia era stata decisa anche in secondo grado dalla Caf presieduta da Cesare Martellino dopo la camera di consiglio del 5 e 6 agosto 2005. Ma proprio l’ex presidente della Caf, per difendersi dai sospetti di aver scritto quella sentenza prima di iniziare il processo (una perizia dimostra che l’ultima stampa del file è del 3 agosto, il processo iniziò il 5) ha rilasciato un’ampia intervista in cui ammette che il 6 agosto era al mare. E scriveva il «dispositivo» della sentenza sul computer del figlio. Parole sue, affidate a Repubblica, che però potrebbero dare una grossa mano a chi sostiene che il Genoa venne condannato senza processo.
«Il segretario della Caf, Metitieri, è abituato a scrivere prima su un file i capitoli delle sentenze, tipo caso Genoa, caso Catania... - ribatte Martellino ai sospetti sollevati dall’esposto preparato dall’avvocato Maurizio Mascia per conto di Enrico Preziosi -. Noi, tre giorni dopo abbiamo attaccato il dispositivo regolarmente scritto». E quel «dispositivo», Martellino specifica di averlo scritto sul computer del figlio perché «era agosto, eravamo al mare e ho chiesto a mio figlio di prestarmi il computer. E allora?». Allora, il problema è che quel «dispositivo» risulta scritto il 6 agosto. Lo dicono ben tre atti ufficiali della Figc, due dei quali firmati dallo stesso ex presidente della Caf e uno dall’ex presidente Franco Carraro e dall’ex segretario della Figc Francesco Ghirelli. E gli stessi atti confermano che il 5 e 6 agosto si sarebbe tenuta la camera di consiglio tra cinque dei dieci giudici della Caf. Ma se Martellino era al mare?
C’è un altro dubbio. Accertato che dal 3 agosto il file della sentenza non è stato più stampato, come hanno fatto il Genoa e i suoi avvocati a ricevere l’8 agosto un fax con tutto il documento e non con la sola intestazione, visto che nel giorno dell’ultima stampa il file avrebbe dovuto contenere solo la scritta «caso Genoa»? A proposito, il file scritto dal pc del figlio del presidente Caf non è quello del «dispositivo» della sentenza, ma quello della «motivazione».

Un atto che dovrebbe essere successivo alla sentenza stessa. Ma anche quello, come conferma la firma dello stesso Martellino, è del 6 agosto. Quando ancora era in camera di consiglio, la Caf aveva già scritto sentenza, comunicato e motivazioni. Efficienza record.

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