In casa il Genoa si trasforma e dopo aver messo sotto Roma e Milan sogna di fare il tris col Napoli. Ma non tragga in inganno il fatto che lennesima «big» che un poco generoso calendario ha propinato alla squadra di Gasperini in questo avvio di stagione, abbia perso la propria imbattibilità tra campionato ed Europa a Lisbona in Uefa dopo dieci partite in cui ha raccolto quasi sempre il massimo. Insomma il Napoli è caduto sul più bello ed anche se ha pagato caro questo scivolone, tanto che è uscito dalla Coppa da cui era entrato attraverso lIntertoto, resta una formazione di tutto rispetto, non a caso seconda in classifica.
I rossoblù sono avvertiti, però, comprensibilmente Rossi e compagni vogliono riprendere il cammino interrotto a Firenze e soprattutto vogliono far capire che non cè solo Milito, anche se il «principe» ha tolto le castagne dal fuoco persino contro il Ravenna giovedì scorso in Coppa Italia e quindi risulta fondamentale a irrinunciabile.
A maggior ragione il Grifone si aggrappa al suo bomber dopo che la rifinitura ha emesso due sentenze che Gasperini ha cercato di cambiare fino allultimo visto che oltre ai lungodegenti Gasbarroni, Paro e Potenza, anche Milanetto e Ferrari hanno dovuto alzare bandiera bianca. Lo staff medico e quello tecnico non se la sono sentita di rischiare due pedine di questo valore e così con il Napoli la difesa, davanti a Rubinho, sarà a composta da Sokratis, Biava e Criscito (difficile che lallenatore schieri una retroguardia a quattro giocatori), a centrocampo Rossi, Juric, Vanden Borre, Modesto ed in attacco Sculli, Palladino e Milito.
La formazione di Reja che ha fatto pace con Lavezzi dopo che largentino non aveva gradito la sostituzione col Benefica, almeno inizialmente non prevede lutilizzo di Maggio e Zalayeta, ma oltre a Lavezzi ci sarà Denis e soprattutto Hamsik che continua a fare spesso la differenza.
Ma quella di questo pomeriggio arbitrata da Dondarini sarà anche la sfida tra due tifoserie gemellate che sognano in grande e per questo arrabbiate contro il «palazzo» che ha vietato la trasferta ai partenopei. Daltronde dopo gli incidenti sui treni prima di Roma-Napoli il giro di vite agli ultrà è scritto. E i dirigenti rossoblù devono anche per questo motivo, mettere i conto un altro incasso più striminzito del previsto.
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