Il Genoa prova l’Europa che conta e i nuovi arbitri dietro la porta

Figurarsi se Tomas Skuhravy, bandiera dello Sparta Praga e vecchio cuore rossoblù, poteva mancare alla sfida di stasera (ore 19). Tomas è l'ideale trait d'union tra l'EuroGenoa di Bagnoli e quello di Gasperini. Al primo regalò tre reti in coppa Uefa (tra cui quella decisiva contro l'Oviedo nel primo turno), al secondo cercherà di portare fortuna nella gara che apre la fase a gironi dell'Europa league, che Platini ha ribattezzato «Group Stage» togliendole un po' del suo fascino. Il gigante boemo ha visto giocare lo Slavia Praga in campionato ed è convinto che sia un avversario alla portata del Grifone, ma da non sottovalutare. Gasp è sulla stessa lunghezza d'onda: «Siamo favoriti perché giochiamo in casa, però vorrei ricordare che nel sorteggio lo Slavia era in terza fascia e noi in quarta. È una squadra molto dinamica che ha dimostrato di saper fare bene anche in trasferta». Gasperini considera fondamentale il confronto odierno perché tre punti spianerebbero la strada al Genoa nella corsa a uno dei due posti che garantiscono l'accesso ai sedicesimi di finale.
Il tecnico ieri ha incassato i complimenti dei giornalisti venuti da Praga, «ma io non ho inventato niente», ha risposto a chi gli chiedeva i segreti del suo gioco. E si è chiuso in difesa per non concedere troppi vantaggi sulla formazione anti-Slavia. Gasp ha intenzione di apportare poche modifiche alla squadra che ha surclassato il Napoli. Dietro mancherà Biava squalificato, ma ritorna dal primo minuto Bocchetti che si era procurato una distorsione alla caviglia nella gara contro l'Odense. «Ha recuperato bene, potrebbe partire subito», conferma l'allenatore. Il pacchetto arretrato sarà completato da Sokratis e Moretti. A centrocampo probabile l'impiego della coppia Zapater-Kharja sorretti ai lati da Rossi e Criscito, la cui squalifica per due giornate non è ancora andata giù a Gasperini («Provvedimento molto pesante, spero che in futuro ci sia la stessa uniformità di giudizio e che venga sempre utilizzata la prova tv»). In attacco il tridente composto da Sculli, Floccari e Palacio, anche se potrebbe avere una chance Mesto, uno dei giocatori più in forma. Faranno il loro esordio assoluto i due giudici di linea voluti da Platini: «Può essere utile per ridurre gli errori arbitrali», il giudizio laconico dell'allenatore rossoblù.
Lo Slavia è sbarcato a Genova ieri mattina dopo un'ora e mezza di volo. Nella conferenza stampa pre-gara il tecnico Karel Jarolim ha confidato di aver chiesto qualche consiglio a suo figlio Lukas, che gioca nel Siena. «Due anni fa il Siena ha vinto a Genova dopo aver segnato due gol nei primi minuti. Ecco, per noi sarebbe molto importante andare in vantaggio. Però so che sarà molto dura: sono poche le squadre che fanno il 3-4-3 come il Genoa. Dovremo stare molto attenti alla fase difensiva». Uno che di coppe se ne intende, Hernan Crespo, mette in guardia la squadra dalla troppa euforia: «Scordiamoci della vittoria con Napoli e della vetta della classifica perché le competizioni europee sono un'altra cosa».
Lo Slavia Praga giocherà in Italia per la sesta volta, avendo sempre perso nelle cinque precedenti occasioni. Infine, una curiosità: nella sua storia ultracentenaria il Genoa ha già affrontato lo Slavia in due circostanze.

La prima nel 1938 che valeva l'ingresso alla finale della coppa dell'Europa Centrale. Dopo aver vinto 4-2 all'andata, i rossoblù furono sconfitti 4-0 al ritorno, venendo eliminati. L'ultimo confronto risale al 1990 nella Mitropa Cup: 0-0.

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