Il Genoa strapazza il Monza 3-0 ma la classifica resta com’era

Emmanuele Gerboni

Un Genoa da mille e una notte, strepitoso e devastante almeno per un tempo. Nella ripresa si è limitato all’ordinaria amministrazione eppure avrebbe potuto realizzare almeno altri due gol. Finisce con il trionfo per i ragazzi di Attilio Perotti, un bel segnale al campionato. Il Genoa ci crede come prima e più di prima, anche la classifica resta invariata. Il Genoa ci crede, lo ha dimostrato chiaramente e non era facile con il Monza. I rossoblu sono riusciti a trasformare una serata difficile in una gita al luna park. E il protagonista assoluto è stato lui.
Se lo becchi in serate così, Iliev (voto 7,5) è uno spettacolo: ti ruba gli occhi e fa venire il mal di testa agli avversari. Applausi. Due minuti, s’inventa un colpo di tacco per Moretti (6) che è un bignè. Siamo al 6’, De Vezze (6,5) lo innesca sulla sinistra e lui che fa dal fondo? Magari tira, forse crossa, di certo segna. Il portiere del Monza schiaffeggia quando l’arbitro aveva già detto che il pallone aveva superato la linea bianca. E ‘ un bel Genoa, diciamo il più bello della stagione, il Monza ci capisce pochissimo. Lamacchi (7) al centro della difesa non lascia passare nemmeno un sospiro, Rossi (6,5) gira molto sulle fasce mentre il giovanissimo Rivaldo (6,5) non delude a centrocampo: tanto sacrificio in copertura. Così il Grifone graffia ancora una volta, è un pressing continuo. E va in rete al 33’, Baldini (7) ci ha preso gusto. Gol numero 4 in questo campionato. Cross, Ambrogioni (6,5) prova a fare il bomber, anche se è già un ottimo difensore. Carrara respinge come può, il capitano rossoblu mette dentro come meglio non potrebbe. Potremmo finirla qui, il Genoa ha vinto eppure siamo appena alla mezzora. Però, questo Grifone vuole lanciare un avviso ai naviganti (Spezia compreso), esagera ed è uno show al 44’ quando Iliev accarezza quel pallone poco fuori il limite dell’area. Splendido. E dire che Iliev aveva fatto qualcosa di splendido un secondo prima, appoggiando in profondità per Botta (6,5). Il portiere del Monza chiude lo specchio in uscita, la palla arriva dove c’è proprio l’ex attaccante del Messina. E’ un tocco dolcissimo. Un’ovazione sotto la gradinata Nord, tris e ci sta tutto.
Tre volte hurrà per questo Genoa che dimostra anche un’altra qualità, sta bene fisicamente. Forse Grabbi (6) paga dazio per la stanchezza, al 75’ chiede di uscire (al suo posto entra Lopez) ma anche lui mette la firma in questo successo. Che poteva essere ancora più rotondo, perché, dopo il riposo, ci provano un po’ tutti a regalarsi un momento di gloria. La sfortuna ci mette lo zampino (ad esempio quando la punizione di Moretti sfiora il palo) e pure Carrara deve fare gli straordinari proprio su Grabbi ma anche su tiro ravvicinato di Rossi da pochi passi. Manca qualcuno? Sì, è vero, una stretta di mano se la merita anche Scarpi (6,5) che si fa trovare prontissimo quando il Monza bussa alla porta rossoblu.

E c’è spazio anche Lopez, Giuntoli e Iovine. Benvenuti al party del Genoa, tutti devono partecipare.
Anche se il Monza avrebbe volentieri declinato l’invito, soltanto gli uomini di Sonzogni non si sono divertiti ieri sera.

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