La Regione non avrebbe voce in capitolo, eppure dovrà intervenire per «riparare» all'inefficienza del Comune. È quanto ha promesso Claudio Burlando a Matteo Rosso, consigliere del Pdl, che chiedeva alla giunta di fare qualcosa per i cimiteri di Genova, ormai da troppo tempo abbandonati al degrado e spesso inagibili per i parenti dei defunti ai quali viene negato persino il diritto a ricordare con un fiore chi non c'è più.
Ieri mattina, durante la seduta del consiglio regionale, è stata infatti discussa l'interrogazione dell'ex capogruppo azzurro, deciso a dare voce a tanti cittadini esasperati. Lo scandalo di alcuni cimiteri, tra i quali quelli della Castagna a Sampierdarena e di Staglieno, era stato denunciato anche da un'inchiesta del Giornale cui si erano rivolti numerosi lettori. Non quindi una lamentela isolata, ma una serie di segnalazioni, tutte concordi nel richiedere la soluzione di un problema particolarmente sentito. Rosso non si nasconde che la questione dovrebbe essere di stretta competenza comunale, però fa notare che proprio da palazzo Tursi continuano ad arrivare segnali di una scarsa attenzione. «Ho chiesto, anche se non è un argomento di competenza diretta dell'amministrazione regionale - spiega il consigliere regionale - un intervento della Regione affinché vengano sollecitati sostegni finanziari e venga sensibilizzato il Comune di Genova ad attivare azioni per cercare di ripristinare la situazione. Il problema è che questa condizione di degrado non è risalente a questi ultimi periodi ma è frutto di anni e anni di abbandono ed incuria».
Lo stesso governatore ha ammesso che il problema esiste e che va risolto. Anche perché lo stato di manutenzione di un cimitero è un indicatore di civiltà. Burlando ha garantito che parlerà personalmente al sindaci di Genova Marco Doria per sollecitare un intervento risolutore. Matteo Rosso ha preso atto di questa disponibilità e a sua volta si è offerto di partecipare a un sopralluogo ai cimiteri con chiunque voglia vedere direttamente la situazione. «Sarà un'occasione anche per incontrare le persone che vivono questo disagio e verificare l'inaccessibilità di molte sepolture», ha chiosato il consigliere del Pdl. Che ha poi sollevato un'altra questione che, pur essendo stata portata all'attenzione della giunta comunale, non ha ancora trovato riscontro. Il cosiddetto «taxi d'argento», ossia la possibilità di stipulare una convenzione con la cooperativa dei tassisti in modo da garantire tariffe assai scontate per gli anziani. «In molti casi ci sono persone che non possono spostarsi con gli autobus perché le linee non raggiungono le loro abitazioni o i luoghi di destinazione - sottolinea Rosso -. E certamente anche in caso di necessità, come ad esempio per andare a fare una visita medica, non possono permettersi di pagare una tariffa intera per una corsa in taxi. In altri Comuni è già stato raggiunto un accordo che permette agli anziani, mostrando un documento di riconoscimento, di ottenere un forte sconto». Anche questa interrogazione del Pdl ha trovato una forte disponibilità da parte della giunta. L'assessore Enrico Vesco ha spiegato di non avere la possibilità di intervenire direttamente per una questione di competenze comunque ascritte al Comune, ma si è reso disponibile ad appoggiare il progetto.
Decisamente meno soddisfatto è stato invece il consigliere Roberto Bagnasco che chiedeva spiegazioni sul mancato rientro della colonna mobile della Protezione Civile ligure, che era stata impegnata in Emilia per il terremoto. Le risposte evasive dell'assessore Renata Briano hanno certificato la totale disorganizzazione del settore.
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