Fabrizio Preziosi guida il Genoa alla salvezza

Lo scossone che tutti si aspettavano dopo lo scoppio del calcio scommesso è arrivato. Puntuale come un orologio svizzero. Il presidente della Lega di Serie A Giancarlo Abete aveva detto entro i primi dieci giorni di maggio. E così è stato. Si tratta per ora solo del filone di inchiesta della Procura di Cremona. Il procuratore federale Stefano Palazzi infatti ha deferito 22 club e 52 calciatori in attività che saranno soggetti a processo sportivo. Secondo alcune indiscrezioni ci sono le tre società attualmente in A, Atalanta, Siena e Novara, che l'anno scorso erano state promosse dalla serie cadetta. Sarebbero rinviate a giudizio per responsabilità oggettiva e rischierebbero penalizzazioni di punti, probabilmente da scontare nel prossimo campionato visto che attualmente le punizioni non provocherebbero danni alla loro classifica. Oggi se ne saprà di più quando la Figc effettuerà le notifiche alle parti e la stessa provvederà a rendere noto il contenuto del provvedimento.
Intanto per il Genoa è cominciata la settimana più lunga. Quella che porta al secondo match-ball salvezza contro il Palermo. Che per raggiungere basterà un punto. Insomma un pareggio. Fallirla potrebbe voler dire serie B. Nessuno però al momento vuol credere a questa eventualità. Ma a Villa Rostan la proprietà è sempre vicinissima alla squadra. Non con il presidente Enrico Preziosi, bensì con l'ex dg Fabrizio. Che sarà un caso da quando ha lasciato il Grifone per entrare nell'azienda di famiglia, tutto si è lentamente sfaldato. Dagli acquisti sbagliati in estate alla gestione societaria, non sempre apparsa brillante. Se tutto andrà come sperano tifosi e dirigenti, appare sempre più probabile un possibile ritorno nei quadri dirigenziali proprio di Fabrizio. Amato dai tifosi e non solo.
Sul campo mister De Canio continua a lavorare intensamente. Ha parlato a lungo con la squadra prima di scendere sul terreno di gioco. Ancora una volta il match contro i rosanero siciliani sarà più importante prepararlo dal punto di vista psicologico e mentale che sotto l'aspetto puramente tecnico-tattico. Gli ultimi allenamenti serviranno per cercare di recuperare Kaladze in difesa, che continua insieme ad Antonelli a lavorare a parte. Così farà pure nell'allenamento odierno. Solo giovedì si avranno le idee più chiare su un possibile impiego dell'ex rossonero. La sua esperienza potrebbe essere necessaria a guidare un reparto difensivo che da inizio stagione ha imbarcato acqua da tutte le parti. Spesso e volentieri con il georgiano in campo, che però da più sicurezza rispetto al brasiliano Carvalho. Il tecnico di Matera, oltre a continuare a lavorare sulle palle inattive dove la squadre subisce praticamente una rete a partita, sta studiando le mosse giuste per sostituire gli squalificati Kucka e Palacio. Sicuramente partiranno dal primo minuto Beppe Sculli e Alberto Gilardino tenuti volontariamente a riposo nella trasferta di Udine. Se in difesa tutto dipenderà dalla disponibilità di Kaladze, a centrocampo sono possibili sorprese. Biondini giocherà in coppia con Belluschi, mentre ai lati ci saranno Jankovic e uno tra Mesto e Rossi. Chi non giocherà più avanzato arretrerà in difesa.
Per De Canio arrivano notizie positive da Kevin Constant che è rientrato a lavorare a pieno regime con il gruppo ed è dunque abile ed arruolato per domenica. Si è fermato Jankovic per un leggero affaticamento, che non pregiudicherà la sua presenza domenica. Capitolo Palacio. In giornata probabilmente la società rossoblù formalizzerà alla Corte Federale della Figc un altro ricorso contro la squalifica dell'attaccante argentino. Dopo che il primo era stato subito respinto dalla Commissione Disciplinare. Le speranze restano comunque ridotte ad un lumicino. Un vecchio detto recita: «Tentar non nuoce». Ed è giusto provarci.

Domenica i Giovanissimi nazionali di mister Donatelli, ultima squadra del settore giovanile rossoblù rimasta in lizza a livello nazionale, affronteranno a Voltri il Milan nella gara di andata dei sedicesimi di finale.