Già tre morti per il freddo: una settimana di emergenza

(...) delle temperature polari è in realtà finito su un fascicolo aperto dalla procura della Repubblica di Genova per omicidio volontario. E questo in base alla testimonianza di un passante che spiega di aver visto l'uomo, un sessantenne italiano poi trovato morto, mentre veniva picchiato da uno sconosciuto. Così anche una ferita alla testa che in un prima momento era stata annotata come la conseguenza di una caduta accidentale a terra, verrà esaminata oggi con la massima attenzione dal medico legale Marco Salvi cui il magistrato ha affidato l'autopsia. Di certo il gelo di questi giorni, che diventa letteralmente insopportabile di notte, ha comunque favorito la morte del senza tetto ritrovato senza vita ieri mattina in via Cecchi. Oltre alla ferita al capo, l'uomo aveva lividi anche in altre parti del corpo ed era riverso a terra con i pantaloni abbassati. Elementi che dovranno essere valutati dai poliziotti della squadra mobile che indagano sull'episodio. Pochi dubbi invece sulle cause della morte di un altro clochard, avvenuta due sere fa in centro storico, di un trentottenne di origini tedesche.
Quasi incredibile invece quanto accaduto sempre ieri mattina a Sestri Levante. Un paziente di 76 anni, ricoverato nel reparto di pneumologia dell'ospedale, è stato infatti trovato morto verso le 6 nel piazzale del posteggio auto. Indossava solo il pigiama con il quale era solito spostarsi all'interno delle corsie. Secondo gli accertamenti fatti dalla Asl 4 chiavarese, l'uomo due ore prima era sicuramente nel suo letto, così come confermato dagli infermieri che avevano effettuato un controllo. Più tardi, non vedendolo più in reparto, il personale ha dato l'allarme e ha cominciato a cercarlo fino al ritrovamento del cadavere in strada. L'ipotesi avanzata dai responsabili dell'ospedale è che il pensionato, Delio B., possa essere uscito per fumare una sigaretta e non sia più riuscito a rientrare da una porta che si apre solo dall'interno, venendo poi sopraffatto dal freddo che nella notte ha fatto registrare 2 gradi sottozero anche nella cittadina rivierasca. A svelare il mistero potrebbero essere i filmati al vaglio dei carabinieri.
In particolare le due tragedie ravvicinate che hanno visto come vittime i due clochard genovesi, ripropongono il problema dell'assistenza ai senzatetto. «Da tempo la città di Genova mette in atto una rete solidale di interventi che si basa su sussidi economici alla rete di associazioni che operano con gli homeless - assicura l'assessore comunale Paola Dameri -. In più abbiamo messo a disposizione, oltre al dormitorio, altri 200 posti letto che per la verità non si sono ancora saturati». La responsabile delle politiche sociali del Comune di Genova è anche una ex volontaria di un'associazione che si occupa di senza tetto. E sulla base della sua esperienza ha tenuto a precisare che «spesso è difficile avvicinare gli homeless che a volte rifiutano il ricovero in strutture protette». Proprio questo sarebbe successo al trentottenne tedesco trovato morente nei vicoli. Portato in ambulanza in codice rosso al Galliera, è però morto per il freddo e gli stenti dopo aver sempre rifiutato ogni aiuto dei volontari.


Tra le contromisure del Comune di Genova per contrastare l'emergenza freddo di questi giorni c'è anche la deroga concessa per l'accensione degli impianti di riscaldamento a 20 gradi per 14 ore al giorno anziché solo per 12. Una misura che resterà in vigore almeno fino a mercoledì. Il sindaco di Savona ha invece firmato un'identica ordinanza che scadrà domenica, quando potrebbe finire il picco delle gelate.

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