«La palla deve finire in questo quadrato altrimenti non va bene». A Bogliasco la rifinitura diventa un laboratorio dei calci da fermo e così prima di partire per Torino, dove nel tardo pomeriggio di oggi (ore 18) la Samp affronterà i granata, Delio Rossi indica prima alle riserve e poi ai titolari come muoversi: la sfera deve cadere tra il punto del calcio di rigore e l'area piccola del portiere. Fuori dall'area i geometri Maresca e Krsticic calciano e prima Maxi poi il solito Maurito concretizzano.
Ecco, la sfida di oggi si potrebbe decidere anche così con una punizione oppure con i movimenti che il 3-5-2, il modulo ormai designato, può offrire a mister Rossi. «Secondo me questa squadra - sottolinea il tecnico blucerchiato dopo l'allenamento - può giocare con questo schema». Angelo Palombo partecipa solo ad una parte dell'allenamento, sembra un punto interrogativo dopo l'acciacco avuto in settimana, ma Delio Rossi spazza via i dubbi: «Sta bene e non ci sono problemi, nemmeno per De Silvestri che ha preso una botta al ginocchio, ma niente di particolare». Preallertato in questo caso Berardi di fronte agli occhi di Edoardo Garrone salito a Bogliasco per seguire la rifinitura. Il mercato si è appena concluso e allora prima di tuffarsi nella sfida col Toro ci si può concedere anche un bilancio. «Quello di gennaio è un mercato particolare certe volte devi scambiare un gatto con un cane - ammette - Certamente crea delle turbative quindi sono contento che sia finito». E allora ecco un cenno sui due nuovi arrivati: «È arrivato Sansone che colma il ruolo della seconda punta e poi questo ragazzo argentino (Rodriguez, ndr), però lo sapete cosa ne penso degli stranieri a gennaio quindi l'abbiamo preso più per il futuro che per il presente». Anche perché proprio Rodriguez è tornato in Cile per mettersi in regola con i documenti. «Quanto a Poli ed Icardi mi fa piacere se li corteggiano, chi è corteggiato ha degli spasimanti, io per esempio non sono corteggiato - dichiara accennando un sorriso -. Loro sono ragazzi intelligenti e capiscono che il loro futuro passa dalla Sampdoria. E poi non vedo il perché devo vendere i giocatori. La nostra è una grande squadra e non una tappa di passaggio. La Samp non è un supermercato. Saremo noi a decidere se venderli».
Parole da dirigente, poi torna l'allenatore per introdurre la sfida del Comunale. «Tutte le squadre che si trovano a destra nella classifica giocano per la salvezza, - dichiara Rossi - il Toro gioca bene, viene da un buon periodo (sei risultati utili consecutivi, ndr). Noi arriviamo da un 6-0, ma è già acqua passata. Dà autostima, ma ora dobbiamo continuare e confermarci». La partita con i granata fatta di 58 precedenti (32 vittorie del Toro, 15 pareggi e 11 successi della Samp con l'ultimo che risale alla stagione 2008-2009) conclude il ciclo di tre scontri con le piccole che doveva dare segnali per il futuro della stagione. «Finché siamo nella parte destra della classifica dobbiamo lottare per salvarci - ribadisce -. Se nelle prossime tre partite scavalliamo potremo fare un campionato diverso sennò fino all'ultimo dovremo giocarci la salvezza».
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