NON SOLO CALCIOLa festa di rugby, volley e basket

Nato con solo il calcio, il torneo Ravano negli ultimi anni ha ampliato i propri orizzonti, anche verso gli altri sport. Grazie pure agli sforzi della varie federazione che seguono passo per passo l'evento. Parliamo del rugby, del volley e del basket. Partiamo dalla palla ovale. Quello che più di tutti ha sorpreso è stata la forte presenza femminile all'interno delle squadre scolastiche. Quando poi gli chiedi il motivo della partecipazione ad un sport prettamente maschile, le loro risposte sono le più variegate. «Mi piace perché si può correre con la palla in mano». Oppure, «perché ci gioca mio fratello». E tutte in coro ribadiscono un concetto fondamentale. «Non abbiamo paura di farci male». Anzi una bambina è stata eccezionale. «Se torni a scuola che ti sei fatto male diventi un eroe».
Veniamo al volley. Forse lo sport più difficile da praticare in giovane età. Tre contro tre si sfidano i team. E si cambia per ogni punto. Due le principali peculiarità. L'assoluta maggioranza di bambine rispetto ai maschietti, uno su cinque se si vuol tradurre il tutto in numeri, e la difficoltà di vedere i tre passaggi canonici. Forse dei tre sport extra calcio quello dove si sono viste e si vedranno le cose migliori è sicuramente il basket. A differenza di quanto si pensi, in Liguria è un movimento in continuo aumento. E nelle varie scuole ci sono parecchi elementi di grande spessore tecnico.

Lo si capisce non solo dal loro score e dalle scarpe «professioniste», ma pure quando a domanda precisa a chi si ispirano ecco che escono fuori tutti i «monumenti» del NBA. Che resta sempre il sogno per tutti cestiti. Italiani compresi. Tant'è che un piccolo atleta ha confessato che il suo obiettivo, «sarà un giorno quello di giocare in America».

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