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Pd choc sui parlamentari Pdl: «Sarete appesi come il duce»

Pd choc sui parlamentari Pdl: «Sarete appesi come il duce»

(...) comunque in strada per denunciare la persecuzione giudiziaria in atto.
Ma neppure questo, per la democrazia ideale del Pd, è lecito. Vincenzo Munì, 32 anni, componente della segreteria Pd di Albenga, affida a facebook il proprio pensiero: «Io non conosco troppo bene Milano, ma mi piacerebbe accompagnare una serie di facce di kulo x non dire altro dal palazzo di giustizia a piazzale Loreto!!!», scrive l'esponente della sinistra che appartiene peraltro alla corrente renziana del partito. Una sortita agghiacciante che ha scatenato la reazione indignata di molte persone, tra cui Bruno Robello De Filippis, assessore albenganese e membro del direttivo provinciale Pdl: «Non mi aspettavo una deriva così estremista da parte di un esponente della cosiddetta corrente renziana. Chiedo che il Pd prenda le distanze da queste idee così pericolose e distanti dalla democrazia». Auspicio al momento vano, visto che non sono arrivati messaggi con cui il partito si dissocia dalle parole violente di Munì.
Sulla pagina facebook dell'ex consigliere comunale dipietrista passato ai democratici si è aperto il dibattito. Ma da nessuno dei suoi «amici» eccellenti sono arrivate ufficialmente prese di distanze. Del gruppo facebook cui era accessibile il «democratico» messaggio, fanno parte, tra gli altri, anche Nino Miceli, capogruppo Pd in Regione, l'assessore Renata Briano, Franco Vazio, ex vice sindaco di Albenga e neo-eletto deputato di cui Eraldo Ciangherotti chiede un intervento immediato, Stefano Quaini, consigliere regionale Sel Livio Di Tullio, vice sindaco di Savona ed ex segretario provinciale Pd. Insomma, le cariche all'interno del partito avrebbero potuto dire qualcosa. Invece il silenzio. Un piazzale Loreto per i parlamentari Pdl è un gran bel progetto.
D'altra parte ormai l'ideologia estremista prevale su qualunque altra cosa.

Tanto che Paolo Farinella, tuttora prete della Diocesi genovese, spiega ai microfoni Rai nel programma «Un giorno da pecora» di Radio2, che non assolverebbe Berlusconi neppure in confessione: «Lui se ne frega tranquillamente della fede, della confessione e dei sacramenti. Se sei cattolico devi dimostrarlo nella vita». Certi preti possono invece continuare a dimostrare il contrario.

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