Il pieno con i soldi dei liguri Pronti nuovi avvisi ai politici

(...) Nei prossimi giorni, secondo quanto annunciato dalla procura, potrebbero esserci dunque nuovi indagati, oltre ai quattro consiglieri ex Idv, finora iscritti al registro degli indagati.
E proprio una delle rappresentanti del partito di Di Pietro (ora approdata a Diritti e Libertà), ha iniziato a fatica e parzialmente a incrinare il muro innalzato a difesa della «privacy» dei politici e delle loro spese. Ieri Marylin Fusco ha infatti convocato una conferenza stampa per mostrare le ricevute e gli scontrini, cosa che finora ha fatto soltanto Raffaella Della Bianca. Il problema è che, con la scusa delle indagini in corso, ha messo a disposizione (vietando peraltro di fare riprese dei singoli documenti) solo le proprie ricevute e comunque solo quelle dell'anno 2012. «Non so se quelle del 2010 e 2011 sono nelle mani dei magistrati - si è giustificata -. Mi riservo di mostrarle appena ne avrò certezza. Appena saprò di non intralciare le indagini sarà mia cura renderle pubbliche». Peccato che il procuratore capo, Michele Di Lecce abbia più volte ribadito che mostrare le pezze giustificative non rappresenta un problema per i magistrati. E peccato anche che le spese 2010 e 2011 sono certamente nelle loro mani, acquisite nel blitz del 5 dicembre scorso all'ufficio di presidenza. «Ma non ero io il capogruppo e non so quali scontrini abbia messo a bilancio il contabile. Non posso sapere cosa sia stato inserito - ha precisato Marylin Fusco -. Di certo posso dire che io non ho mai acquistato mutande o cibo per gatti, anzi, ho rinunciato persino al rimborso delle spese del telefonino».
C'è poi l'altro aspetto sorprendente. Perché la neo capogruppo di «Diritti e Libertà» - di cui ha reso noto i conti per un mese e 8 giorni di attività - si è presentata da sola, mostrando solo le proprie ricevute? Perché accanto a lei non c'era il collega Nicolò Scialfa, già capogruppo di Idv, suo compagno di avventura politica e disavventura giudiziaria? «Parlo per me, queste sono decisioni personali. Ognuno deve decidere liberamente sulla trasparenza», ha chiosato. Per la cronaca, nelle ricevute mostrate dalla Fusco, anche i 18.750 euro avuti per un mese di attività con «Dl» (ne ha usati «solo» 12.

436 restituendo l'avanzo), di cui 3.215 per sola cancelleria non avendo trovato nulla nel nuovo ufficio. In compenso non mancano le cene, molto spesso per due persone, a tarda ora della sera (anche dopo la mezzanotte), in ristorante vip.

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