Un amore smisurato testimoniato dai numeri: 80mila cani e circa 90mila gatti schedati in tutta la Regione. Il doppio, quasi, degli abitanti di La Spezia. Ma se per loro l'affetto terreno è spesso sconfinato, una degna sepoltura è quasi utopia. Niente epitaffi, niente tombe sulle quali piangere, niente fiori da portare.
Le strade per il post-vita del proprio Fido sono due: la cremazione o, previa autorizzazione del veterinario che attesti l'assenza di malattie infettive, il seppellimento in una delle poche aree private adibite a queste funzioni; terreni spesso maltenuti e in stato di abbandono.
Ecco perché l'associazione politica «Il Gabbiano», che già dal nome scelto più di 20 anni fa dimostra la sua zoofilia, presenterà al comune di Rapallo una richiesta rivolta a tutti quei compagni di vita che non votano, non fanno storie sul testamento e non sproloquiano: «Invitiamo l'amministrazione guidata da Giorgio Costa ad istituire una pratica che consenta la creazione di un cimitero per gli animali d'affezione - ammonisce il presidente Roberto Tosi -. Una volta individuata l'area, saremo pronti a collaborare e a lavorare per il progetto. Se il sindaco non ci risponderà, come ha già fatto per la questione del lungomare, indiremo una grande raccolta firme tra i cittadini».
Una commissione ad hoc, presieduta da Mario Rabbò e Gabriella Bianchi, ha lavorato per settimane sulla proposta da protocollare negli uffici di piazza delle Nazioni.
Come modello da seguire c'è il Parco Beato di Ravenna, un'immensa distesa di verde, simile a un prato inglese, capace di ospitare fino a 7mila bestiole. Anche Rapallo, adesso, attende il suo cimitero per gli animali.
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