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I cantieri per la metropolitana monopolizzavano l'area dei giardini di Viale Caviglia di fronte alla Stazione Brignole ed avevano quasi nascosto le otto cariatidi che adornano le due vasche collocate negli stessi giardini. Da qualche tempo buona parte del cantiere è stata smantellata e ci si augura che presto l'area torni sgombra e si possa tornare a godere di quella vasta area verde nel centro città in attesa di una futura sistemazione dei giardini che dia nuova visibilità e decoro a queste otto piccole opere d'arte.
Esse furono realizzate da un noto scultore genovese, Edoardo De Albertis, nato nel 1874 e morto nel 1950. Uno scultore che si rese protagonista delle vicende moderniste della scultura genovese nei primi decenni del secolo scorso. Numerose sono le sue opere conservate alla Galleria d'Arte Moderna di Nervi, come altrettanto numerose ed importanti le realizzazioni che fece in città. Val la pena ricordare il grandioso cornicione del palazzo della Borsa a De Ferrari che creò insieme al torinese Monti, o la sua partecipazione al concorso per un Monumento ai Caduti in Piazza della Vittoria, concorso che, nel 1931 vinse, come è noto, l'architetto Marcello Piacentini. Le otto sculture dei giardini di Brignole rappresentano figure femminili che qualcuno ha identificato nelle Stagioni. Lo scultore le eseguì intorno al 1920 per il Caffè-concerto Odeon che in quegli anni era stato ricavato all'interno del Ponte Monumentale, soprastante in parte il cinema Orfeo.

Le otto statue oggi sono aggredite da assalti al pennarello e dallo sporco che le circonda e forse la loro riscoperta potrebbe stimolare il Comune ad una loro migliore sistemazione, sia in loco, sia magari nei Parchi di Nervi, presso la Galleria d'Arte Moderna, dove altre sue opere ben più degnamente ricordano lo scultore Edoardo De Albertis.

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