Sivori cala l'asso per chiudere la campagna

Volti, richieste, idee, mani che si stringono. Ancora ventiquattro ore e poi calerà il silenzio. La campagna elettorale è agli sgoccioli. Massimo Sivori, candidato sindaco di Sestri Levante, farà chiudere il sipario a un comico, volto noto di Zelig e Colorado Cafè: «Non dico di più, se non che ha 50 anni e ha collaborato con Raul Cremona».
L'appuntamento, per scoprire il misterioso cabarettista, è questa sera, alle 21, nei locali del Grande Albergo. Due mesi in mezzo ai sestresi, incontri continui nelle frazioni e con le associazioni. Solo lunedì pomeriggio si capirà se la semina darà frutti succosi: «La cosa che più mi ha fatto piacere - ammette - è stato ritrovare amici che non vedevo da tempo che mi hanno aperto le porte di casa e accolto in maniera splendida». Il momento più brutto? «Quando Valentina Ghio, al primo incontro pubblico, rispose ad un cittadino che le verifiche dell'Arpal sulla discarica di Cà da Matta erano semplice routine. Una falsità, perché due giorni dopo scoprii che nel cassetto custodivano una lettera dell'Arpal in cui venivano indicate tutte le criticità dell'area».
Presidente del consiglio degli Ordini degli agenti di cambio, 53 anni, Sivori è alla prima esperienza politica.

Ha messo in piedi 3 liste civiche, unendo iscritti di Pdl e Lega Nord a dissidenti del centrosinistra, per tentare la scalata a palazzo Durazzo Pallavicino e porre rimedio a quelli che definisce i «pasticci» dell'amministrazione Lavarello: «Penso alla dissennata gestione dell'Abbazia dell'Annunziata, che a mio avviso deve essere affidata a professionisti del settore, ma anche ai soldi gettati per lo stadio Sivori, che necessita di un fondo in sintetico di ultima generazione. E poi - prosegue - c'è la discarica di Cà da Matta da rimettere a posto e l'area ex Fit, per la quale ho in mente un'area ludica aperta ai bambini sulla scorta del Cavallino Matto».

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