da Berlino
C'è aria di crisi nella grande coalizione della cancelliera Angela Merkel. E alcuni commentatori non escludono una rottura tra i due maggiori partiti dello schieramento tedesco, i cristianodemocratici e i socialdemocratici, che governano insieme il Paese da quando, nel 2005, uscirono dalle elezioni in una situazione di sostanziale pareggio che li obbligava a collaborare. L'intesa, per la verità, non è mai stata facile e ora rischia di saltare a causa delle striscianti aperture, a livello regionale, dei socialdemocratici verso l'estrema sinistra postcomunista che in Germania è rappresentata da Die Linke (la sinistra). Aperture che i collaboratori della Merkel, senza tanti giri di parole, hanno definito una bomba a orologeria con ripercussioni sulla sopravvivenza della coalizione.
A innescare la bomba è il risultato delle recenti elezioni in Assia, dove ancora una volta si è registrata una situazione di sostanziale parità tra i due grandi partiti ma anche un'affermazione dell'estrema sinistra che per la prima volta è entrata nel Parlamento di un Land. I socialdemocratici possono quindi scegliere tra una Grosse Koalition sul modello di quella che governa a Berlino oppure una coalizione rossa-rossa, insieme ai postcomunisti. La decisione dipende in gran parte da una donna, Andrea Ypsilanti, leader locale dei socialdemocratici, una battagliera signora che ha il merito di aver risollevato il partito dopo le molte sconfitte degli ultimi anni.
Durante la campagna elettorale, Frau Ypsilanti disse che mai e poi mai avrebbe governato con l'estrema sinistra. E definì Die Linke un partito che inganna gli elettori perché promette cose che sa di non poter mantenere. Ma ora ha cambiato idea. Davanti alla prospettiva di una grande coalizione guidata dai cristianodemoratici che alle elezioni hanno ottenuto lo 0,1% in più e dove quindi sarebbe in posizioni subordinata, e quella di una coalizione rossa-rossa dove sarebbe il numero uno, Frau Ypsilanti preferisce la seconda possibilità. Ma ciò che più agita le acque è che le aperture verso l'estrema sinistra sarebbero condivise da Kurt Beck, il leader del partito e quindi destinate a ripetersi anche in altri Länder.
«Siamo davanti a un vero e proprio tradimento che mette in pericolo la coalizione», ha detto un collaboratore della Merkel. Non è escluso che a inasprire i toni contribuisca anche il fatto che oggi si vota ad Amburgo, dove potrebbe ripersi il risultato dellAssia: la Cdu, al governo, è data in calo dai sondaggi.
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