Castellammare di Stabia - Ventisette consiglieri comunali di Castellammare di Stabia (Napoli) indagati, insieme con tre dipendenti del Municipio per i reati di truffa aggravata ai danni dello Stato e falso ideologico in atto publico. E' questo il risultato della conclusione delle indagini preliminari condotte dalla Guardia di Finanza di Napoli, coordinata dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, che ha controllato per quattro anni, con pedinamenti e intercettazioni, i membri del consiglio comunale di Castellammare di Stabia - dove a fine mese si vota - attestando la effettiva durata delle Commissioni consiliari per le quali - sia i membri della maggioranza che dell'opposizione - percepivano un gettone di presenza pari a 50 euro a seduta e che permetteva di raggiuntere compensi mensili fino ai 1.200 euro. La Guardia di Finanza ha accertato che alcuni consiglieri erano soliti 'affacciarsi' a Palazzo Farnese per pochi minuti e in momenti della giornata distinti tra loro, solo se gli impegni personali e professionali glielo permettevano. Altri preferivano non farsi vedere, percependo ugualmente l'indennità prevista. Per le cinque commissioni consiliari venivano redatti dei verbali da parte di tre dipendenti comunali che erano incaricati del compito di segretario di commissione. Anche a loro sono stati recapitati gli avvisi di garanzia con i reati di falso ideologico. L'indagine ha permesso di scoprire anche la truffa dei consiglieri ai danni dei rispettivi posti di lavoro, presso i quali risultavano assenti 'giustificati' (Asl, Ente d'Ambito Sarnese, istituti scolastici). C'erano poi consiglieri che risultavano presenti sia sul lavoro che in commissione. La truffa, complessivamente, come scoperta dalle Fiamme Gialle, ammonta a circa 2 milioni di euro. E' questa la cifra spesa dal Consiglio comunale di Castellammare di Stabia per risarcire i consiglieri della loro 'presenza' nelle commissioni.
Durante gli interrogatori, alcuni consiglieri comunali hanno ammesso l'addebito, altri invece hanno tentato di modificare il quadro probatorio a loro carico chiedendo che venissero rettificati i verbali delle commissioni all'indomani del primo intervento della Guardia di Finanza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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