Giamaica, è stato di emergenza Violenti scontri tra polizia e narcos

A Kingston e a St Andrews scontri e disordini causati dai sostenitori del narcotrafficante "Dudus" Coke, di cui gli Usa chiedono l’estradizione

Giamaica, è stato di emergenza
 
Violenti scontri tra polizia e narcos

Kingston - Disordini e caos in Giamaica. Il premier Bruce Golding ha proclamato lo stato di emergenza in alcune zone della capitale Kingston e nel distretto di St Andrews, teatro di scontri e disordini causati da gruppi di sostenitori del narcotrafficante Christopher "Dudus" Coke, di cui gli Stati Uniti hanno chiesto l’estradizione. La polizia è stata attaccata a colpi di armi da fuoco in alcune zone della capitale e un commissariato è stato dato alle fiamme dopo essere stato abbandonato dagli agenti sotto assedio rimasti senza munizioni.

Assalto premeditato Per il premier, Bruce Golding, gli scontri scoppiati nella capitale sono ""un assalto premeditato all’autorità dello Stato". Ma il capo del governo ha assicurato che non ci sarà una vittoria dei rivoltosi, che si sono mobilitati per evitare l’arresto del trafficante di droga.

"Le forze di polizia terranno la situazione costantemente sotto controllo", ha promesso Golding, aggiungendo che "i sostenitori della guerriglia saranno perseguiti". "Quello che sta succedendo è un assalto premeditato all’autorità dello stato che non può essere tollerata, e che non continuerà", ha concluso. 

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