Tokyo - Il bilancio del disastro che ha colpito il Giappone, dopo il terremoto e lo tsunami dello scorso 11 marzo, continua a salire. Secondo la polizia, ha
superato la cifra di 27mila il numero complessivo di morti e dispersi. L'Agenzia nazionale di polizia rende noto che i morti accertati sono 9.811 e i dispersi 17.541. I feriti sono quasi 2.800.
I numeri potrebbero salire ulteriomente. Un portavoce della polizia di Miyagi, una delle prefetture più colpite, ha detto che le vittime solo in quella zona arriveranno a 15mila. In altre aree la polizia si è rifiutata di fare una stima sul numero di morti, ma le vittime confermate nelle loro aree sono 4.100
Export a rischio Il terremoto e il rischio di una catastrofe nucleare in Giappone mettono a rischio l’export della Lombardia. L’interscambio fra Giappone e Lombardia ammonta a oltre un miliardo di euro di prodotti manifatturieri esportati e più di 1,3 miliardi di importazioni nel 2010. Secondo uno studio dell’Osservatorio artigianato e pmi di Confartigianato Lombardia, nella Regione si concentra il 26, 9% di tutte le esportazioni del Made in Italy verso il Giappone, per un valore di 1.078,7 milioni di euro ed è lombardo anche il 31,8% delle importazioni manifatturiere dal Giappone, per 1.345,8 milioni.
Tra le province italiane più esposte sul mercato giapponese, il primato va a Milano, con beni per 699 milioni, pari al 16,7% dell’export totale lombardo verso Tokyo. Le altre province lombarde seguono invece a distanza: Varese è la tredicesima in classifica con 74,4 milioni di Euro di esportazioni, seguita da Monza e Brianza (15esima, con 72,4 mln).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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