MilanoIl gioco dei bambini zingari? Lanciare sassi e pietre contro le auto che passano in autostrada. Tanto quando li scoprono e arriva la polizia, basta una sgridata, magari qualche schiaffo e tutto finisce lì. E il giorno dopo si può fare tranquillamente il bis.
Sono quattro rom tra gli 8 e i 10 anni - piccoli residenti di un insediamento di Baranzate, un campo di 200 nomadi provenienti prevalentemente della ex Jugoslavia, alle porte di Milano - i responsabili del lancio di pietre e sassi dal guard rail che corre lungo il bivio per la A8 (la Milano Laghi) contro le vetture dirette verso Varese. Il campo dista qualche minuto dallautostrada e venerdì pomeriggio i piccoli si sono divertiti nel loro passatempo. Tutto questo fino a quando i passeggeri delle due vetture colpite, spaventatisi molto ma rimasti illesi, mentre continuavano il viaggio hanno chiamato il 113. E sul posto sono arrivate due pattuglie della polizia stradale, diventate a loro volta bersaglio delle sassate.
Gli agenti della Polstrada si danno da fare. E dopo aver chiuso il tratto autostradale che parte dallo svincolo di Fiera Milano, raccolgono i sassi e si addentrano nel campo nomadi di via Monte Bisbino. Nello stesso punto, infatti, meno di un anno fa, il copione era stato lo stesso, il bilancio un po più cospicuo: i sassi lanciati dal guard rail contro le vetture avevano finito per colpire nove auto. Anche allora nessun ferito, ma i sospetti erano caduti subito sui bimbi del campo rom.
Pure venerdì sera gli uomini della polizia e della Stradale scoprono che i colpevoli del lancio dei sassi sono i bambini del campo. Che, nascostisi ben benino, vengono ritrovati dagli agenti solo in tarda serata. A quel punto però, trovandosi davanti quattro bambini tra gli 8 e i 10 anni, quindi non imputabili per legge, i poliziotti decidono di optare per le misure morbide. «I genitori dei bambini non sono stati denunciati per omesso controllo - ci ha spiegato ieri il capoturno della Stradale -. È stato fatto un accordo verbale con il capo del villaggio. Che ha allontanato i quattro bambini dal campo per punirli». E ieri pomeriggio il capo villaggio è stato molto esplicito anche con noi. Muovendo la bocca su un viso inespressivo corroso da rughe larghe quanto un dito ladulto ha sentenziato: «Li abbiamo mandati via, adesso sono in un altro campo. Non potranno più tornare, devono imparare le regole della vita. E la vita è difficile, non è un gioco».
Ieri intorno alle 17.30, però, cè stato il bis. Stessa scena, stesso posto e probabilmente stessi bambini. Che, vista la blanda punizione del giorno prima e consci di non rischiare nulla, al posto delle pietre hanno lanciato dei tondini di ferro contro le vetture in autostrada. Obbligando il conducente di un pullman colpito a fermarsi sulla carreggiata per controllare eventuali danni alla carrozzeria.
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