Etnico interpretato in chiave moderna per Gianni De Benedittis del marchio «futuroRemoto»; simbologia e spritualità per Cristina Rotondaro per il brand «Eka»; design e artigianalità per Cosima e Stefano d'Inzillo; eco e materiali di riciclo per la giovanissima Ludovica Cirillo.
I gioielli d'estate quest'anno incuriosiscono e sorprendono, esaltano l'originalità, sperimentano nuove linee e nuovi materiali, ma hanno sempre dietro significati profondi, storie da raccontare.
Sulle passerelle dell'alta moda romana, come nelle presentazioni delle nuove collezioni in boutique, si sono rivisti marchi sempre più affermati e scoperti altri assolutamente nuovi.
Quattro esempi significativi, che esprimono un trend dilagante: quello di dare al gioiello non solo bellezza e preziosità in se', ma anche un messaggio per così dire impegnato.
Ecco, allora, il brand «futuroRemoto», creato 10 anni fa dal vincitore del concorso «Who is on Next? » di Alta Roma e Vogue Italia, De Benedittis, che ha creato per la sfilata estiva di Gattinoni a Roma una serie di collane, bracciali, ma soprattutto orecchini della nuova linea chiamata Neografie.
I pezzi forte della collezione? L'«anello-metro», in cui lo strumento di misurazione si estrae dal cerchio d'oro con cinque carati di diamanti, simbolo di evoluzione e di aspirazione alla crescita.
O l'«anello-portarossetto», anch'esso in oro, con tre carati di rubini, che lancia il nuovo stile di minimalismo assoluto delle donne manager che vogliono fare a meno anche della più piccola pochette.
Per festeggiare i 10 anni della griffe, De Benedittis ha creato anche un altro oggetto molto particolare: l'«anello-scotch», che riproduce esattamente il nastro incollante e il suo sostegno, tutto in oro.
Gioielli di grandi dimensioni ma estremamente leggeri, con elaborazioni di forme geometriche piane e tridimensionali, ottenute con originali trame o cortine di fili, bacchette fisse o sospese e mobili, pronte ad assecondare le vibrazioni di ogni movimento.
Gli orecchini pendenti, enormi e svolazzanti giocano con gli effetti della luce. E anello-orecchino è il modello «free-writing», dedicato alla libertà di stampa con un chiaro riferimento al disegno di legge sulle intercettazioni, in cui un filo d'oro scende dall'orecchio alla mano, passando per il cuore, come tutto ciò che il giornalismo deve sempre poter raccontare, dopo averlo udito, elaborato e scritto.
«Simboli mistici» si chiama la collezione 2010 di «Eka», presentata per l' apertura del nuovo show room su Rampa Mignanelli.
Le forme e le linee di collane, anelli, bracciali e orecchini ricercano attraverso le antiche culture e le nuove tecnologie la conoscenza spirituale, tanto cara alla sensibile designer Cristina Rotondaro. Ci sono anche bellissime cinture-gioiello, che possono dare un tocco marinaro al look. Come quelle di pelle che hanno sulla grande fibbia di bronzo lucidissimo forme di polpo e di conchiglia. Molte altre cinture ripetono i simboli di tradizione soprattutto asiatica e sudamericana, che sono l'ispirazione anche degli altri gioielli.
L'anello Mantra, composto da varie fedine girevoli incise e decorate come anelli votivi, è dedicato alle preghiere tibetane.
L'anello Terzo Occhio in oro bianco, topazio blue e brillanti è riferito all'occhio interiore, da sviluppare attraverso l'intelligenza istintiva del cuore.
Una rivoluzione tecnologica è invece Il Fiore Melodico, concepito in modo da permettere a tutti i petali di muoversi creando una melodia.
E poi ancora la Sfera Mistica, che si fa ruotare su se stessa attorno al dito: vi sono incisi simboli induisti, buddisti e cristianogiudaici.
La collezione di Cuori Flessibili propone anelli completamente mobili tenuti tra loro da molle resistentissime ed invisibili .
Infine, la Lente Interiore, un anello che unisce l'effetto lente d'ingrandimento del cristallo allo sfondo di diamanti e madreperla, come ad incitare chi lo indossa a guardare, illuminare ed ingrandire la parte più preziosa che è in ognuno di noi.
A proposito di cinture-gioiello sono da citare anche quelle della coppia D'Inzillo, presentate con una mostra-istallazione durante le sfilate di Alta Roma.
Sono un prodotto tutto italiano, dal design ispirato ai grandi orafi, le lavorazioni rigorosamente artigianali e le materie prime pregiate e innovative.
Il procedimento produttivo è esattamente quello che si usa in gioielleria, dal disegno all'incastonatura delle pietre sulla fibbia che ferma la cintura in cuoio o suede trattati affinché abbiano un aspetto opaco e antichizzato.
Quelli di Cosima e Stefano d'Inzillo sono oggetti preziosi, accessori di alta moda realizzati a tiratura limitata e distribuiti in pochi, selezionatissimi punti vendita (tra cui la White Gallery, Gattinoni, Zita Fabiani).
Si coniugano sulle fibbie strass e agate, tante pietre semipreziose di colori che vanno dal fuxia, al verde al turchese al bluette. Le pelli, trattate con effetto vintage, sono rosa, grige, blu, nere.
Uno solo il pezzo interamente realizzato in metallo: una cintura gioiello a grandi maglie su cui sono incastonati strass e pietre, omaggio a Roma e alla Dolce Vita.
Per chiudere, una nuova scoperta di questo mondo: la teen ager romana Ludovica Cirillo, che ha presentato al Margutta Arte una collezione di eco-bijoux di sorprendente interesse.
La giovane creativa prende strumenti in disuso, come pezzi di auricolare, cavi elettrici e tastiere, per trasformarli in oggetti decorativi e di tendenza. Il suo marchio «byLudo» da alcuni anni crea, infatti oggetti di riciclo. La piccola Cirillo ha solo 16 anni, ma grande creatività e una particolare manualità: scompone piccoli strumenti tecnologici, ne stravolge l' uso per realizzare pezzi unici, scelti anche da alcuni stilisti, recensiti da riviste di tendenza e già ospitati in boutique «à la page» come Re(f)use di Ilaria Venturini Fendi in via di Fontanelle Borghese.
L'esposizione dei suoigioielli, allestita in collaborazione con ARTEVETRINA, è stata organizzata al Margutta Ristorarte di Claudio e Tina Vannini dal pr Emilio Sturla Furnò ed ha attirato grandi nomi della moda, da Roberto Capucci a Fausto Sarli, a Stefano Dominella di Gattinoni.
Tra i tanti gioielli in mostra, il Collier Nefertiti,che con la sua forma ricorda antichi gioielli delle sovrane egiziane: il Collier Saturno, che s'ispira ai cerchi di cui è avvolto il pianeta, realizzato con spinotti di varie dimensioni e colori e il Collier «Crazy type», dove i tasti del computer saltano, si dividono, impazziscono, diventano pezzi di una collana scultura realizzata dopo una settimana intera di lavoro.
Insomma, gioielli-sculture che colpisco proprio per la loro originalità, molto adatti alle giovanissime ma anche a chi, a qualunque età, sa valorizzare le novità intelligenti.
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