Il grande freddo? Meteorologi e climatologi non hanno dubbi: a Milano è arrivato ieri, finora la giornata più gelida di tutto il 2009. Non una situazione eccezionale visto che siamo a ridosso del solstizio dinverno. Poiché, però, sino a qualche giorno fa la colonnina di mercurio si era rivelata «clemente», la sensazione di disagio si è fatta sentire più del dovuto: ieri notte la temperatura ha raggiunto i -7 gradi, mentre di giorno le massime non hanno mai superato lo 0, aggirandosi sempre intorno a -1°. Oggi e domani si replica, con unaltra nevicata prevista tra domani pomeriggio e martedì notte quando finalmente la temperatura si alzerà di nuovo fino alla pioggia di mercoledì.
«Freddo intenso fino a domani dunque - spiegano al centro Epson meteo -, ma per la vigilia di Natale dovremo munirci di ombrello: larrivo di nuove perturbazioni porteranno sicuramente più pioggia che neve».
Intanto in tutta la Lombardia ieri la protezione civile ha revocato il rischio neve precisando che le temperature continueranno a scendere tra oggi e domani fino a raggiungere, in qualche provincia, i -10° per le massime e i -2° per le minime. Come per Milano il peggioramento della situazione climatica è previsto invece tra domani e martedì con possibilità di neve ovunque: per questo, mentre la polizia stradale dovrà intensificare i controlli del traffico, tutte le altre forze operanti sul territorio e gli enti gestori delle strade (Anas, Province e Comuni) sono pronte con gli spargisale.
In città labbassamento repentino delle temperature e larrivo del gelo questanno non ci ha trovati impreparati. Il bilancio fatto ieri mattina dalla task force organizzata con gli operatori dellassessorato ai Servizi Sociali del Comune per il piano anti freddo (Ronda della Carità, City Angels, medici volontari, Fondazioni «Fratelli di San Francesco» e vigili urbani) è abbastanza positivo.
«Dopo la tenda di piazza Duca dAosta stanotte (ieri, ndr) ne verrà montata unaltra davanti al cimitero Monumentale - spiega lassessore Mariolina Moioli -. Ogni struttura offre 15 posti letto destinati in particolare a coloro che rifiutano laccoglienza nelle strutture a muro, cioè nei dormitori: i senzatetto possono riposarsi e riscaldarsi pur continuando a fare la loro solita vita, senza però rischiare di morire per strada. I 40 posti letto della Casa Rossa tra corso Lodi e Scalo Romana sono stati utilizzati invece dai senzatetto che volevano sottoporsi a visite mediche per le classiche malattie da freddo e se il numero dei malati fosse aumentato avremmo creato un filtro sanitario con altre tende. Fortunatamente la tanto paventata emergenza pandemia di influenza A non si è verificata. E gli operatori delle 9 unità mobili che girano per la città offrendo abiti, coperte e bevande calde ormai conoscono le storie dei senzatetto più riluttanti allassistenza notturna. Al punto che ogni mattina vanno a svegliarli uno per uno per vedere come hanno passato la notte e, in particolare, se sono ancora vivi».
Anche il 118 ieri pomeriggio alle 15.30 era fermo a poco più di un migliaio di chiamate dalla mezzanotte di venerdì, con una media di 60 interventi in corso allora.
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