Questi due santi sono stati qui accorpati solo per comodità di esposizione, visto che vengono commemorati nello stesso giorno o, tutt'al più, a un giorno di distanza l'uno dall'altra. Gonselino, menzionato nei documenti anche come Ansolino, è praticamente un santo di cui si conosce solo il nome. Negli elenchi è ricordato come vescovo di Metz ma non si sa neanche quando visse. Pare che, nella lista dei vescovi di quella città, Gonselino figuri come diciottesimo. Ancora meno si conosce di Giovina, sebbene il suo nome sia ancora diffuso tra le donne della zona di Chieti. Infatti, è venerata a Lanciano, in provincia di Chieti, quantunque il suo culto sia superato da quello del famoso miracolo eucaristico avvenuto proprio in quella città. Giovina ha in Lanciano una chiesa a lei dedicata. Ma il suo è solo un «corpo santo» (così erano chiamate le reliquie estratte da una catacomba e portate in una chiesa). Si dice che sia stata una giovanissima martire romana e la sua venerazione è diffusa anche in Molise e nelle Puglie. La chiesa a lei intitolata in Lanciano era un santuario mariano detto Santa Maria la Nova e faceva parte di un convento appartenente ai Minimi, il ramo francescano fondato da s. Francesco di Paola. Il convento era stato incamerato dallo Stato al tempo dell'abolizione degli ordini religiosi. Un'ultima cosa: molto probabilmente la festa di s.
Gonselino cadeva ieri, 20 luglio, mentre quella di santa Giovina ricorre oggi, il 21. Altro non c'è da dire. Nello spazio rimasto voglio segnalare, di Lorenzo Del Boca, l'interessante Grande guerra, piccoli generali (Utet).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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