Nica Fiori
Unarea archeologica di grande interesse storico e naturalistico, ma di norma non aperta al pubblico, è quella di Portus, lantico porto di Roma di età imperiale che affiancò e poi soppiantò il primitivo approdo di Ostia alla foce del Tevere. Fu limperatore Claudio a far scavare un grande bacino di circa 100 ettari (inaugurato in realtà da Nerone nel 64 dopo Cristo), più interno rispetto alla foce del Tevere (nellattuale Fiumicino). Mezzo secolo più tardi, poiché vi erano continui insabbiamenti dovuti ai detriti fluviali, Traiano aggiunse nellentroterra un altro bacino, comunicante con il primo, dallinconsueta forma esagonale. Sarebbe stato molto più semplice fare un quadrato o un cerchio, ma il quadrato presentava quattro angoli di 90 gradi, inutilizzabili per lattracco delle navi, mentre la linea curva del cerchio avrebbe favorito il moto ondoso, e fu così che larchitetto Apollodoro di Damasco ebbe la felice idea di realizzare un esagono. Per rendere più facile la presa di acqua venne scavato un canale, detto fossa Traiana (ora canale di Fiumicino), che delimitava con il Tevere e il mare unampia area di terreno chiamata poi Isola Sacra. La Soprintendenza archeologica di Ostia antica organizza visite guidate gratuite al complesso di Porto il primo sabato e lultima domenica di ogni mese. Anche se la situazione geografica è molto cambiata, con un po di fantasia ci si può immergere nel vissuto storico di un passato affascinante, quando nel luogo giungevano le merci provenienti dalle province di un impero vastissimo. I visitatori sono subito colpiti dalla presenza di imponenti ruderi con grandi colonne bugnate di travertino, che dovevano costituire la prima visione monumentale per chi giungeva dal mare. Sono le cosiddette «colonnacce» del portico di Claudio, che segnarono poi il limite tra larea dei due porti, quando Traiano le riutilizzò, chiudendone gli intervalli, come magazzini e uffici. Proseguendo lungo un percorso ombroso si giunge alla darsena, dove venivano sistemate le navi durante i mesi invernali di forzata inattività. Invasa in parte da erbacce, ospita nutrie e carpe.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.