Curioso ascoltare la «Patetica» su un fortepiano Joseph Bohm, classe 1825, con ben sette pedali per diversificare l'intensità del suono; curioso e affascinante, sensazioni che rimangono nell'ineffabile, ma che, per la prima volta, almeno si offrono al pubblico genovese. Tutto Beethoven, minuto per minuto. La passione, il genio, gli umori più densi dell'imminente romanticismo, tutto quel che trasuda dalle sue straordinarie pagine musicali per un inedito italiano, proprio qui a Genova: l'esecuzione di tutte le sonate per pianoforte, da domani a domenica 6 maggio, nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale e per di più su strumenti originali, fortepiano «doc», provenienti da Austria, Germania e Inghilterra. Strumenti antichi - il fortepiano è il più diretto e più simile antenato del nostro pianoforte - proprietà di istituzioni o di privati, abilmente ristrutturati e conservati, belli da vedere e particolari da ascoltare. Un evento culturale di grandissimo rilievo, organizzato dalla Gog in collaborazione con Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura: due concerti al giorno, uno alle 17 l'altro alle 19, con sei pianisti che si alterneranno alla tastiera di quattro strumenti d'epoca, datati tra il 1796 e il 1829. «Non è una maratona - ha precisato Nicola Costa, presidente della Gog - ma un progetto molto più sottile, che va al cuore della musica dal punto di vista della sua costruzione, della sua complessa elaborazione: ascolteremo infatti le sonate sullo strumento originale che Beethoven ha pensato per ognuna di esse, cogliendone le sfumature, le particolarità, insomma l'anima genuina di quando sono state concepite in quella mente geniale».
Seguendo quindi l'evoluzione della scrittura musicale beethoveniana, che avvenne in parallelo a quella dello strumento a tastiera. Protagonisti, i pianisti Gregorio Nardi, Alessandro Commellato - che ieri ha suonato tre dei preziosissimi fortepiano in un'anteprima per la stampa - Massimiliano Genot, Riccardo Zadra, Costanza Principe, Edoardo Torbianelli; diverse interpretazioni, diversa sensibilità, ognuno sceglierà il fortepiano più adatto alla sonata che proporrà al pubblico, naturalmente secondo il proprio gusto e la indiscussa competenza riguardo agli strumenti antichi. Il tutto per cogliere appunto l'intima essenza di ogni singola composizione. In questi quattro giorni (tranne domenica) è previsto un concerto (ore 11) per gli studenti e una conferenza illustrativa dell'opera beethoveniana (ore 15.30) a cura di Danilo Faravelli.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.