Google lancia la sfida a Facebook

Si chiama buzz e non sarà un nuovo social network, ma una piattaforma in grado di gestire e controllare i messaggi che vengono da tutte le altre, inclusi Twitter e Facebook

Google lancia la sfida anche a Facebook e Twitter. Ma lo fa nel proprio stile: non è in arrivo un nuovo social network alternativo ai giganti già diffusi in tutto il mondo, ma un software in grado di gestire e organizzare le varie piattaforme. Insomma chi, oltre a Facebook, si è iscritto ad altri social network, avrà un mezzo per tenerli tutti sotto controllo.
Nasce con questo intento Google Buzz, l'organizzatore dei social network messo a punto dal colosso di Mountain View, per tentare di mettere in ordine il mondo variopinto, e che va in pò in tutte le direzioni, dei vari Facebook, MySpace, Twitter, Flickr, Linkedln e SmallWorld. Dopo avere attaccato Apple (ed Amazon) sui libri elettronici, Google ha deciso di affrontare un'altra grande battaglia decisiva: quella dei social network, che contano centinaia di milioni di aderenti.
Contrariamente alle prime indiscrezioni dunque, non si tratta di un concorrente diretto dei vari Facebook e Twitter, il servizio di micro-blogging da 140 caratteri. La sfida del colosso di Mountain View va più in là ed offre di integratore di social network che tra loro non si parlano. Cioè una sorta di meta-Facebook, visto che con Buzz tutti i messaggi dei social network appariranno sulla stessa paginata. Tra le funzioni di Buzz spiccano l'auto-following, cioè la possibilità di seguire automaticamente le persone con cui si è in contatto; la condivisione di filmati e di messaggini twitter; l'integrazione tra i diversi servizi di messaggeria e un potente filtro per eliminare i messaggi spazzatura, gli spam.
Nel presentare l'iniziativa che funzionerà anche sui cellulari (compreso l'iPhone), Todd Jackson, uno dei responsabili del nuovo servizio, ha definito «una delle cose più interessanti del prodotto» il nuovo album fotografico e video da costruire a seconda dei propri bisogni, separando le cartelle pubbliche da quelle private. Buzz verrà integrato nei servizi di posta Gmail e gli aggiornamenti dei vari social network saranno automatici, con la possibilità di scartare, manualmente ma anche automaticamente, i messaggi che non interessano l'utente.
Ci sarà la funzione del riconoscimento vocale e l'integrazione automatica con Google Maps. Ma, come spiegano gli esperti informatici americani, il nuovo servizio Google aumenterà il livello delle polemiche contro il gruppo di Mountain View, sempre più percepito come un «Grande Fratello» che controlla tutti i nostri dati. Google risponde spiegando che ogni utente potrà scegliere il proprio livello di privacy, ma senza rispondere ad una delle preoccupazioni crescenti legate al «cloud computing»: e cioè dove vanno esattamente a finire i dati che affidiamo al web.


Il colosso di Mountain View è in difficoltà, infine, sul fronte dell'editoria elettronica, dovendo subire una fronda degli editori, che lo accusano di offrire troppo poco per i testi che Google intende pubblicare. La Apple, con l'annunciato tablet iPad, ha garantito agli editori il 70% dei proventi dalle vendite, rimescolando le carte in gioco.

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