Al sacrario di Marzabotto hanno tagliato i fondi: questa la denuncia del sindaco Valentina Cuppi nel corso della commemorazione del 79/o anniversario dell'eccidio di Monte Sole, una delle più sanguinose stragi di civili della Seconda Guerra Mondiale. E non un taglio minimo, bensì di "due terzi" da parte del ministero della Difesa ai fondi destinati al mantenimento e alla cura. Il tutto, prosegue il sindaco nella sua denuncia dal palco della commemorazione, con una comunicazione asettica: "Ad una nostra richiesta del perché fosse stata assunta questa decisione sottolineando la gravità della scelta fatta è stato risposto solo: le attuali dotazioni finanziarie non consentono la destinazione di maggiori contributi. Fine". Questa è la narrazione fatta dal sindaco, che ha offerto sul piatto d'argento alla solita sinistra la polemica del giorno.
Non è sembrato vero a Pd e amici di salire sul carro della polemica per rintuzzare l'opinione pubblica contro il governo, che taglia i fondi per un sacrario commemorativo di un eccidio compiuto dai fascisti, sottintendendo chissà cosa. Ma la realtà è ben diversa e viene prima spiegata dal ministero della Difesa e successivamente dallo stesso ministro Guido Crosetto. Il ministero, infatti, si dice "stupito dalle pretestuose polemiche odierne suscitate da un lamentato 'taglio' dei contributi per il mantenimento del monumento del sacrario di Marzabotto da parte del sindaco della città. Nulla di più falso, sbagliato e mendace". La Difesa, infatti, precisa che "il Comune avrebbe dovuto avanzare la richiesta del proprio contributo entro il mese di maggio, ma la richiesta è giunta agli uffici preposti solo nel mese di agosto". Quindi, le polemiche, sono "speculazioni utili ad accusare l'attuale governo di una pericolosa deriva 'fascista' e 'reazionaria'".
Il ministro Crosetto, intervenendo sui social sulla questione, ci ha tenuto a precisare ulteriormente: "Nell'ansia della sinistra di 'dimostrare' che pericolosi 'fascisti' sono al potere in Italia, scopro che il sindaco del Pd di Marzabotto prima si dimentica di chiedere i fondi per il Sacrario. Poi li chiede in ritardo. Poi urla che li abbiamo tagliati.
I fondi ci sono e ci saranno". Ennesima figuraccia, quindi, per il Partito democratico, che ha provato ancora una volta a screditare l'attuale governo rimediando però solamente un ennesimo cartellino rosso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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