Amatrice (Rieti) rinasce anche culturalmente dopo il terribile sisma del 2016. Il ministro Gennaro Sangiuliano ha firmato un protocollo d'intesa per l’assunzione di personale specializzato - architetti, storici dell'arte e restauratori - per favorire la ricostruzione dei siti culturali e architettonici rimasti gravemente danneggiati dal terremoto.
La rinascita culturale di Amatrice
Il piccolo comune, divenuto simbolo del sisma del Centro Italia. con le sue 237 vittime sulle 299 totali, rinasce quindi nel segno della cultura, traino fondamentale per l'economia del luogo. Il protocollo siglato con il ministero e il commissario straordinario per la Ricostruzione, Guido Castelli, prevede l’individuazione di personale specializzato, oltre che amministrativo/contabile e assistente tecnico (geometra), da adibire alle attività di supporto per le istruttorie delle Soprintendenze Archeologia e Belle arti del "cratere sismico", al fine di consentire una più veloce esecuzione dei progetti sia di ricostruzione che di ristrutturazione.
Uno degli obiettivi fondamentali è infatti quello della rigenerazione urbana materiale e immateriale, per la riqualificazione dei siti storici compromessi, la valorizzazione dello sviluppo del patrimonio dei beni ambientali, culturali, paesaggistici, artistici, nonché la protezione del paesaggio per una nuova prospettiva di rinascita, in grado di frenare l’abbandono e di attrarre nuovi insediamenti e attività, garantendo una migliore qualità del vivere e dell’abitare, principale fattore di sviluppo per i borghi dell’Appennino del Centro Italia.
Cosa verrà recuperato e ricostruito
Una prima ricognizione sugli effetti distruttivi del sisma aveva stimato danni su 5.000 beni immobili di interesse culturale (in prevalenza chiese), 20.000 tra beni mobili storico-artistici e archeologici. Oltre 4.500 metri lineari di beni archivistici e 10.000 volumi di beni librari. Per quanto riguarda gli edifici di culto, ne sono stati lesionati o distrutti 2456. Quelli che vedranno gli interventi con l'Art Bonus messo a disposizione ammontano a un totale di 1261, per un importo complessivo di quasi 800 milioni di euro.
Il terremoto ha colpito le persone, le famiglie, le imprese, le case, ma anche tanti luoghi e beni di rilevanza culturale. Nell'area del cratere non solo edifici e beni mobili di rilevanza storica, artistica e archeologica; in questo territorio affondano le radici spirituali e culturali dell’Italia e dell’Europa intera.
Il primo Bonus Art di oltre 6 milioni di euro
Il Protocollo d’intesa con Intesa Sanpaolo, il Comune di Amatrice con il sostegno della Fondazione Santarelli, ha confermato il sostegno (con l'Art Bonus) per un importo approvato di 6,6 milioni di euro. Il primo intervento sarà quello per il restauro della Chiesa di San Francesco di Amatrice.
Un doppio supporto al territorio
Se da un lato si andrà a mettere in sicurezza i beni culturali recuperati, dall’altro l’intervento sosterrà azioni per completare quanto avviato nell’ambito della ricostruzione ordinaria. La valorizzzione del territorio più in generale coinvolgerà quindi l’attrattività e la promozione della cultura locale, anche e soprattutto al fine di incrementare il “turismo lento” ed esperienziale, come la dimensione dei cammini e degli itinerari storico religiosi.
Particolare attenzione riguarda il centro di ricerca inter-universitario di Perugia e Spoleto, uno dei 4 centri finanziati dal programma NextAppennino, per la digitalizzazione del Patrimonio culturale e ambientale, in collaborazione con
Università degli Studi di Perugia e Comune di Spoleto, che ha come obiettivo la valorizzazione delle competenze scientifiche, accademiche e culturali in una dimensione che è funzionale alla ricostruzione e al rilancio economico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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