Giorgetti smonta le sparate di Landini: "È infastidito dalle misure per il lavoro"

"Governo autorevole, non autoritario. Meglio di Francia e Germania"

Giorgetti smonta le sparate di Landini: "È infastidito dalle misure per il lavoro"
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«Il fatto di non essere d’accordo non significa essere autoritari. Mi sembra che siamo autorevoli, anche perché in questi contesti internazionali abbiamo uno standing sorprendente». Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti (in foto), ieri durante i lavori del G20 a Rio de Janeiro ha replicato con fermezza alle critiche del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, che aveva definito il governo fautore di una svolta “autoritaria”. L’esecutivo, ha puntualizzato, «accidentalmente fa la politica esattamente a beneficio dei lavoratori dipendenti con reddito medio-basso; forse è questo che dà fastidio».

Sul tema della manovra, Giorgetti ha rivendicato l’operato del governo, sottolineando il rispetto delle tempistiche parlamentari. «Per la prima volta, la manovra è stata inviata in Parlamento con un mese di anticipo», ha ricordato aggiungendo che «ora i tempi li decide il Parlamento e ci sono moltissimi emendamenti, anche della maggioranza; come sempre, la legge di Bilancio sarà approvata entro fine anno». Il titolare del Tesoro ha successivamente messo in evidenza come il nostro Paese sia in una situazione migliore dei principali alleati europei. «Stiamo meglio del mio collega francese a cui la manovra è stata bocciata, e del tedesco, che non l’ha nemmeno presentata», ha detto alludendo al fatto che Berlino sarà in esercizio provvisorio fino a quando non sortirà un nuovo esecutivo dalle elezioni di febbraio. «Noi siamo molto più rispettosi del Parlamento rispetto a Francia e Germania», ha puntualizzato. Giorgetti ha difeso l’operato del governo, ribadendo che le scelte adottate sono state frutto di un percorso articolato ma orientato alla tutela degli interessi nazionali.

Il ministro dell’Economia ha anche affrontato il tema della vendita di Ita Airways, descrivendo la trattativa con Lufthansa come «perfezionata» e in attesa del via libera definitivo della Commissione di Bruxelles.

«Spero che la questione si chiuda entro novembre, sarebbe opportuno farlo con la Commissione attuale, che ha seguito l’intera trattativa. Se dovessimo attendere il nuovo insediamento, ci sarebbe il rischio di rallentamenti o cambi di prospettiva, e non sarebbe auspicabile», ha concluso.

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