"Da Meloni approccio moderato e pragmatico". S&P conferma il rating dell'Italia

L'agenzia di rating Standard & Poor's prevede un Pil in aumento per quest'anno. La manovra 2024 "sarà importante per valutare l'impegno del bilancio alla prudenza fiscale"

"Da Meloni approccio moderato e pragmatico". S&P conferma il rating dell'Italia

Standard & Poor's conferma il rating BBB dell'Italia e mantiene un outlook stabile. È quanto afferma l'agenzia di rating in una nota, osservando che il presidente del Consiglio Giorgia Meloni dal momento dell'insediamento del governo "ha perseguito un approccio moderato e pragmatico nei confronti dell'Europa e della politica fiscale, esemplificato dall'approvazione della Finanziaria 2023, che ha mantenuto una certa prudenza fiscale".

Le previsioni sull'Italia

Inoltre S&P sottolinea che la crescita economica dell'Italia nel 2023 si attesterà allo 0,4%. L'agenzia di rating prevede che il rapporto debito pubblico/PIL dell'Italia diminuirà nel 2023-2026, quando la crescita economica riprenderà il prossimo anno, sostenuta dagli investimenti dell'Ue, dalla domanda esterna e dalla stabilizzazione delle ragioni di scambio. Una valutazione che, secondo il rapporto, è controbilanciata dal "rischio di un'inversione nell'attuazione delle riforme fondamentali, comprese quelle integrate nel Pnrr italiano, con un conseguente ritardo nel sostegno" dell'Unione europea.

Nella nota viene precisato che i moderati aumenti salariali in Italia - nonostante l'aumento dell'inflazione - "eroderanno i redditi reali, mentre le famiglie hanno assorbito la maggior parte dei risparmi accumulati durante la pandemia". Il rating del nostro Paese rischierebbe di finire sotto pressione se il debito non calasse e se il governo non dovesse riuscire ad attuare le riforme, in particolar modo quelle legate ai fondi Ue. "Comporterebbe anche rischi per la crescita e per i conti pubblici, e di conseguenza pressioni al ribasso sul rating", è il monito arrivato.

Tra le altre cose si afferma che il pacchetto di sostegno all'energia - stimato al 2% del Pil per l'intero anno - "attutirà solo in parte il conseguente impatto sui consumi privati, che con circa il 60% del Pil è un fattore chiave per crescita". Non solo: le recenti modifiche apportate al Superbonus ne limiteranno l'adozione "e smorzeranno l'andamento del settore". È stato previsto pure un rallentamento delle esportazioni nette (comprese le entrate del turismo) "data la lenta crescita dell'Eurozona, che S&P Global Ratings prevede allo 0,3% nel 2023".

La manovra 2024

Senza ombra di dubbio la prossima manovra avrà un ruolo tutt'altro che indifferente per il nostro Paese, visto che traccerà la rotta politica dell'esecutivo: per Standard & Poor's l'elaborazione della legge di Bilancio 2024 "sarà importante per valutare l'impegno del governo alla prudenza fiscale".

Quanto alla posizione del governo, la situazione che si è creata - alla luce dei risultati positivi di Fratelli d'Italia e degli altri partiti del centrodestra - "suggerisce che sarà in grado di perseguire la sua agenda senza troppi ostacoli politici".

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