![Giorgia Meloni](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2025/02/11/1739273069-ilgiornale-20250211122315814.jpg?_=1739273069)
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha partecipato all’assemblea quadri e delegati della Cisl, sottolineando la necessità di un nuovo approccio nel rapporto tra impresa e lavoro, la sfida dell’inverno demografico e l’impatto dell’intelligenza artificiale sul mercato del lavoro.
Superare la visione conflittuale del sindacato
Nel suo intervento, Meloni ha ribadito l’importanza di una collaborazione costruttiva tra governo e parti sociali, prendendo le distanze da chi, come la Cgil, ancora alimenta una visione di scontro tra lavoratori e imprese.
“Innovare il nostro modello economico e produttivo significa rifondare la dinamica tra impresa e lavoro, superando una volta per tutte quella tossica visione conflittuale che anche nel mondo del sindacato qualcuno si ostina ancora a sostenere”, ha dichiarato.
La premier ha evidenziato la necessità di “una nuova alleanza tra datori di lavoro e lavoratori, fondata sulla condivisione degli oneri e degli onori”, promuovendo una maggiore partecipazione dei lavoratori al destino delle proprie aziende.
L’inverno demografico e la tenuta sociale
Uno dei temi centrali affrontati da Meloni è stato il calo delle nascite e le conseguenze sul sistema economico e sociale italiano.
“L’inverno demografico non investe solamente l'Italia, investe anche l'Europa e ha enormi implicazioni sulla sostenibilità del nostro sistema sociale, sull'organizzazione dei servizi e sulla tenuta del mercato del lavoro”, ha spiegato.
Ha poi sottolineato come negli ultimi vent’anni il Paese abbia perso oltre 2,2 milioni di lavoratori under 35, mentre i lavoratori over 50 sono raddoppiati.
“È un sistema che non siamo in grado di sostenere sulla lunga distanza”, ha avvertito, illustrando le misure adottate dal governo per incentivare la natalità, tra cui l’estensione del congedo parentale e la decontribuzione per le mamme lavoratrici.
Il taglio del cuneo fiscale e il sostegno ai lavoratori
Meloni ha ricordato l’impegno del governo nel sostenere il potere d’acquisto dei lavoratori, evidenziando una misura da tempo richiesta dai sindacati:
“Abbiamo reso strutturale il taglio del cuneo fiscale, che era una rivendicazione del sindacato”, ha affermato, sottolineando che nella recente legge di bilancio i benefici sono stati estesi anche ai lavoratori con redditi tra i 35 e i 40 mila euro annui.
L’intelligenza artificiale e il rischio per l’intelletto umano
Affrontando il tema dell’innovazione tecnologica, Meloni ha espresso preoccupazione per l’impatto dell’intelligenza artificiale sul mercato del lavoro.
“Se la modernità ci ha abituato alla sostituzione di competenze, in passato questa riguardava soprattutto il lavoro fisico. Oggi, invece, è l’intelletto che rischia di essere sostituito, con un impatto enorme, potenzialmente devastante anche sui lavoratori più qualificati”, ha avvertito.
Per affrontare questa trasformazione, il governo punta su formazione e aggiornamento continuo: “Dobbiamo investire in reskilling e upskilling lungo tutto l’arco della vita e nei luoghi di lavoro”, ha detto, citando interventi come la riforma dell’istruzione tecnico-professionale e il lancio del liceo del Made in Italy.
Meloni ha concluso il suo intervento con un messaggio di ottimismo e collaborazione, ribadendo il ruolo del governo nel lavorare al fianco delle parti sociali
per il bene comune. “Questa nazione può ancora stupire, può ancora tracciare la rotta, ma ci dobbiamo credere insieme”, ha dichiarato, rivolgendosi alla platea della Cisl dalla quale ha ricevuto una calorosa accoglienza.
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