Proseguono i rimpatri degli italiani da Israele. Per le giornate del 10 e dell'11 ottobre sono stati organizzati 7 voli, tre attraverso il vettore commerciale Neos, a tariffe calmierate, e quattro voli dell'Aeronautica Militare, in collaborazione con il Ministero della Difesa. Con questi aerei si prevede di riportare in Italia circa 900 connazionali che si trovavano temporaneamente in Israele in questi giorni e lì sono stati sorpresi dagli attacchi di Hamas. Per la maggior parte si tratta di pellegrini e turisti della Terra Santa, che si trovavano in parte tra Betlemme e Gerusalemme.
Questa sera sono stati 183 gli italiani che hanno fatto rientro nel nostro Paese con sbarco a Verona mediante il vettore News. "È stato un incubo, però ora siamo qui. Avevamo avuto un volo della Farnesina che doveva partire ieri alle 4, che si pensava cancellato, poi rimandato. Insomma siamo qui per miracolo", spiega uno dei passeggeri che si trovava a bordo. Il giovane passeggero racconta di aver dovuto fare un viaggio in treno per arrivare in aeroporto "e ad un certo punto ci siamo trovati tutti per terra e non sapevamo cosa fare. C'è stato un momento in cui ho perso veramente la speranza di farcela".
Anche a bordo di questo aereo c'erano per lo più pellegrini della Terra Santa, che hanno comunque potuto far ritorno alle loro case. Nel corso delle comunicazioni alla Camera sulla situazione in Medio Oriente del pomeriggio, il ministro degli Esteri ha spiegato: "Nei prossimi giorni saranno rimpatriati altri 500 italiani con due voli militari e altri due voli della compagnia privata Neos". Oggi, oltre ai voli commerciali, sono arrivati a Pratica di Mare 200 italiani con due voli dell'Aeronautica Militare e ne sono previsti ulteriori nei prossimi giorni.
L'obiettivo è far rientrare in Italia tutti i connazionali che lo desiderino, anche a fronte di una ulteriore escalation di aggressioni. Crescono intanto gli appelli disperati sui social e gli allarmi delle cancellerie di tutto il mondo.
Perché gli ostaggi sono israeliani ma anche tedeschi, britannici, statunitensi, francesi, sudamericani, asiatici. E italiani appunto. Alcuni riconosciuti e identificati dagli scioccanti video dei rapimenti, virali sui social, altri ufficialmente indicati come dispersi oppure morti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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