L'Italia ha raggiunto i 55 obiettivi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per il secondo semestre del 2022 e dunque in scadenza al 31 dicembre. A comunicarlo è stato il ministro Raffaele Fitto, che ha posto l'attenzione sul ruolo cruciale svolto da un "importante lavoro di squadra" che ha consentito di raggiungere questo risultato. Alla faccia dei gufi: sono crollate le previsioni nere paventate dalla sinistra sul conto del governo di centrodestra, i catastrofismi pronosticati sono stati smentiti dai fatti.
Per Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, l'ottima notizia rappresenta un vanto per l'esecutivo guidato da Giorgia Meloni: "Dà prova di grande concretezza e affidabilità. L'Italia cambia finalmente postura in Europa". Infatti ancora una volta sono stati messi a tacere "i gufi che predicavano disastri e ritardi".
L'Italia raggiunge i 55 obiettivi del Pnrr
Il ministro per gli Affari Europei, il Sud e le Politiche di coesione ha spiegato che il tutto è stato impostato anche sulla base di un dialogo a livello politico con la Commissione europea che si è rivelato essere "costruttivo". Il che, tra le altre cose, ha permesso di superare "alcune criticità connesse al raggiungimento di qualche obiettivo". A gennaio 2023 verrà trasmessa al Parlamento la relazione semestrale sull'attuazione del Pnrr.
Il traguardo è stato raggiunto grazie anche a un fatto politico: proprio come voluto dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni è stata conferita nuovamente centralità alla Cabina di regia, "luogo di coordinamento e impulso". Fitto ha voluto ringraziare tutti i ministri, le Regioni e gli enti locali "per la collaborazione assicurata", esprimendo l'auspicio di poter contare sulla stessa sinergia per conseguire pure i prossimo obiettivi.
La mossa del governo
Da Palazzo Chigi fanno notare che alla data di insediamento del governo risultavano conseguiti 25 obiettivi dei 55 da raggiungere entro il 31 dicembre 2022. Dunque tutti i 55 sono stati messi a segno completamente nel giro di circa 60 giorni. Un ottimo risultato da parte dell'esecutivo, che era stato accusato dalla sinistra (nel solito processo alle intenzioni) di mettere il bastone tra le ruote al Pnrr e di mettere a rischio i fondi a sostegno del nostro Paese.
In due mesi sono stati adottati due decreti legislativi, 12 decreti ministeriali e tre interventi normativi in Legge di Bilancio. Il governo ha rivendicato l'azione "di impulso e coordinamento" che ha reso possibile ad esempio la riduzione degli oneri di sistema impropri dalle bollette energetiche, il completamento di tutti gli adempimenti connessi alla riforma dell'amministrazione fiscale, l'adozione del nuovo Codice dei Contratti pubblici e l'istituzione dell'agenzia Cybersecurity.
Non solo: è stato possibile completare il Polo Nazionale (transizione digitale), adottare gli atti attuativi della riforma dei servizi idrici, costituire la società 3I (Inps, Inail e Istat), completare l'approvazione della riforma dei servizi pubblici locali, convocare due riunioni della
Conferenza Stato-Regioni e Unificata "per acquisire tutti i pareri necessari all'adozione degli atti e dei decreti", adottare il Piano nazionale e una road map attuativa "per la lotta al lavoro sommerso".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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