Il governo al lavoro sullo stop auto diesel in Piemonte: si riuniscono i ministri

Salvini, Pichetto, e Fitto al lavoro con la regione Piemonte per evitare il blocco delle auto diesel

Il governo al lavoro sullo stop auto diesel in Piemonte: si riuniscono i ministri
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Il governo lo aveva promesso lunedì scorso, durante il primo consiglio dei ministri dopo la pausa estiva, che sarebbero intervenuti per fermare l’ordinanza della regione Piemonte con cui dal 15 settembre vietava le auto diesel Euro5. E lo hanno fatto oggi pomeriggio con una prima riunione tecnica tra esperti del ministero delle Infrastrutture, del ministero dell'Ambiente e del ministero per le Politiche europee, guidati da Matteo Salvini, Gilberto Pichetto, Raffaele Fitto con esponenti della regione Piemonte. A partire dal prossimo 15 settembre in 76 comuni del Piemonte, tra cui Torino, entrerà in vigore il divieto della circolazione delle auto diesel Euro 5, che non potranno circolare dal lunedì al venerdì tra le 8:30 e le 18:30. Il blocco sarà valido almeno fino al 15 aprile del 2024.

La norma, che inizialmente avrebbe dovuto entrare in vigore nel 2025, è stata accelerata a causa della condanna dell’Italia da parte dell’Unione Europea per la gestione del problema inquinamento. Nel 2020 la Corte ha stabilito che tra il 2008 e il 2017 l’Italia violò in modo continuativo e sistematico i valori limite europei per la concentrazione nell’aria di PM10, cioè le polveri inquinanti con un diametro inferiore a un centesimo di millimetro. Nel 2022 un’altra sentenza della Corte ha stabilito che tra il 2010 e il 2018 in molte città – tra cui Torino, Milano, Bergamo, Firenze e Roma – non sono stati rispettati i valori fissati per il biossido di azoto, un’altra sostanza inquinante.

Ma non è un mistero che ancora una volta vi sia stato un “indirizzo” delle scelte politiche da parte della magistratura. È di qualche settimana fa la notizia della chiusura delle indagini preliminari da parte della Procura di Torino, che ha portato alla notifica degli avvisi di garanzia, tra gli altri, all’ex Governatore Sergio Chiamparino ed a Chiara Appendino, già Sindaco di Torino, accusati di inquinamento ambientale. L’inchiesta fu aperta nel 2017 a carico di alcuni amministratori regionali e comunali che dal 2015 in poi ebbero a che fare con la gestione dell’inquinamento atmosferico in Piemonte, accusati dai pm di non aver fatto nulla per limitarlo. Nel corso dell'incontro di oggi tra i ministeri e la regione si è discusso anche della necessità di "lavorare a una serie di soluzioni normative per aggiornare l'impegno del governo italiano per tutelare l'ambiente, nel solco degli accordi con l'Europa ma facendo i conti con la nuova realtà post-Covid e alla luce di altre iniziative messe in campo per abbattere le emissioni".

L'obiettivo è valutare l'aggiornamento del piano della qualità dell'aria con la pianificazione di misure e interventi alternativi al blocco Euro 5, alla luce degli interventi già messi in campo negli ultimi anni, con investimenti regionali, nazionali e alle misure del Pnrr. Il lavoro proseguirà nei prossimi giorni. "Come è noto, la Regione Piemonte sul blocco degli Euro 5 si è trovata costretta ad attuare una scelta figlia di una procedura di infrazione europea - spiegano il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e l'assessore all'ambiente Matteo Marnati - però il governo italiano nel Consiglio dei ministri di lunedì scorso ha aperto alla possibilità di rivalutare le misure messe in campo e di procedere ad una analisi tecnica che prenda in considerazione l'impatto effettivo misure alternative al blocco dei veicoli diesel Euro 5. Si tratta di un passaggio di estrema importanza perché ci dà la possibilità di mettere sul tavolo e di valorizzare tutte le misure messe in campo dal 2021 ad oggi che, allora, non erano né conosciute né tanto meno previste”.

"Apprezziamo la sensibilità del governo nazionale e dei ministri Pichetto, Salvini e Fitto che si sono fatti carico di lavorare ad una rapida soluzione", ha detto il governatore del Piemonte.

" L'obiettivo del governo - aggiungono Cirio e Marnati - è individuare possibili soluzioni tecniche che rispettino le indicazioni di Bruxelles, tutelando l'ambiente e la salute dei piemontesi, scongiurando però il blocco dei diesel Euro 5 Tutto questo in base a dati scientifici degli scenari predisposti da Arpa"

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