Salvini, il vino e il buon senso

Matteo Salvini non ha ritoccato i limiti di tolleranza in vigore da anni, che infatti restano gli stessi, e non ha in alcun modo introdotto divieti né posto limiti all'assunzione di alcolici

Matteo Salvini all’evento organizzato da Libero Quitodiano
Matteo Salvini all’evento organizzato da Libero Quitodiano
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Non si placano le discussioni sul nuovo Codice della strada fortemente voluto da Matteo Salvini, contenente nuove norme contro le cosiddette stragi del sabato sera. Addirittura si imputa al ministro di avere messo in difficoltà due comparti importanti del sistema economico, quello della produzione del vino e quello della ristorazione. Il dato da tenere ben presente non è però quello che misura gli ettolitri di nettare, bensì quest'altro: ogni anno muoiono in incidenti stradali tremila persone, in gran parte giovani, e oltre 220mila rimangono ferite spesso in modo grave e permanente. Oltre il dieci per cento dei sinistri è dovuto certamente all'assunzione di stupefacenti e all'assunzione eccessiva di alcolici oltre il limite permesso, ma la mancanza di lucidità influisce pure su altre cause primarie come distrazione e velocità eccessiva. Detto questo, è utile ricordare due cose circa le nuove norme, cose note ma che sembrano sfuggire ai più. La prima: Matteo Salvini non ha ritoccato i limiti di tolleranza in vigore da anni, che infatti restano gli stessi. La seconda: Matteo Salvini non ha in alcun modo introdotto divieti né posto limiti all'assunzione di alcolici. Ognuno resta libero, a casa o al ristorante, non solo di bere quanto vuole, ma pure di ubriacarsi. Per essere più chiari: non è vietato ubriacarsi, è un po' più vietato guidare se si è ubriachi, cosa ben diversa dalla prima. Già, ma nei fatti come si fa a conciliare le due cose? Anche qui non c'è nulla da inventare, basta fare come da tempo fanno in tanti: quando si esce con intenti enoculinari goderecci, uno della compagnia rimane astemio per garantire un ritorno a casa in sicurezza; se si esce in due, a turno uno si sacrifica; ai single non resta che organizzarsi all'occorrenza. Insomma, non vorrei che la campagna mediatica carica di odio contro Salvini, sul quale ognuno può pensarla come crede, diventasse anche una campagna contro il buon senso.

Per informazioni chiedere ai parenti delle vittime della strada, agli amici e compagni di ragazzi che si sono giocati la vita a quella roulette russa che è mettersi alla guida di una vettura senza la lucidità necessaria. E che quella scommessa l'hanno persa giusto per un bicchiere o una canna di troppo.

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