
Sono stati serviti 215 pasti ai tanti senza dimora e alle persone in difficoltà che hanno trovato non solo cibo, ma anche accoglienza, calore e un momento di convivialità che ha riscaldato i cuori durante il giorno di Natale. Si è concluso con grande successo il Grande Pranzo di Natale organizzato dall'Opera Cardinal Ferrari nella storica mensa di via Boeri. L'evento, reso possibile grazie all'impegno instancabile dei volontari, i «Seminatori di Gioia», e al prezioso supporto di partner storici come Lidl Italia, ha offerto un pranzo natalizio con un menù della tradizione, culminando con i dolci simboli del Natale come il panettone e lo spumante. Gli ospiti hanno inoltre avuto l'opportunità di assistere al concerto di pianoforte di Riccardo Gregorio Frediani, che si è tenuto nel Salone Nobile. Presenza fondamentale quella dell'Arcivescovo di Milano Mons. Mario Delpini che ha dedicato ancora una volta la sua preghiera intensa e toccante per augurare un 2025 sotto i migliori auspici. «Mentre ci prepariamo a entrare nell'Anno Santo del Giubileo, il Papa ci invita a essere pellegrini di speranza, ad avere fiducia nelle promesse che il Signore ha seminato nei nostri cuori. Siamo chiamati a non stancarci mai di operare per il bene, a credere nella possibilità di migliorare la nostra condizione personale e quella del mondo che ci circonda. Il mio augurio per tutti voi è che questo sia davvero un anno di grazia, un anno benedetto dalla presenza del Signore e illuminato dalla nostra fiducia in Lui. Che possiamo vivere questo tempo come un'occasione per rinnovare il nostro spirito e per compiere il bene nella vita di chi ci sta accanto» chiosa Delpini.
«Il Grande Pranzo di Natale non è solo un momento conviviale, ma una testimonianza concreta della nostra missione di accoglienza e solidarietà - ha commentato Luciano Gualzetti, Presidente di Opera Cardinal Ferrari - In un periodo dell'anno in cui la solitudine può essere ancora più dolorosa, aprire le porte della nostra Opera significa donare calore, speranza e dignità a chi vive in condizioni di fragilità. È attraverso questi gesti che diamo valore al Natale e rafforziamo il legame con i più deboli, nel segno della vicinanza e dell'umanità».
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