Grandi opere, centrato il cronoprogramma del Pnrr

Assegnati al gruppo 25 miliardi di fondi. Focus su sicurezza, intermodalità e Alta velocità in tutta Italia

Grandi opere, centrato il cronoprogramma del Pnrr
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Gli investimenti e le risorse seguono una traiettoria precisa: quella della realizzazione di nuove opere strategiche e del potenziamento del sistema ferroviario con lo sguardo non solo all'Italia, ma all'intera Europa. Ad oggi il Gruppo Fs ha consuntivato circa 10 miliardi di euro sul fronte Pnrr e Pnc (Piano Nazionale Complementare). I fondi assegnati sono pari a quasi 25 miliardi e si traducono in un impegno importante che il Gruppo guidato dall'ad Stefano Antonio Donnarumma sta rispettando con puntualità. Al momento, infatti, sono stati raggiunti tutti i target previsti dal cronoprogramma Ue relativo al 2021, al 2022, al 2023 e al primo semestre 2024.

Nello specifico, Rete Ferroviaria Italiana è soggetto attuatore di fondi per 22,81 miliardi, pari a circa il 92% del totale dei fondi assegnati. Il Gruppo ha pertanto un ruolo estremamente rilevante per la riuscita del Piano e dei suoi obiettivi. Tra questi vi è innanzitutto lo sviluppo dell'Alta Velocità in tutto il Paese e il simultaneo potenziamento del trasporto su base regionale, per incrementare ulteriormente la capillarità territoriale. Prioritaria anche la modernizzazione del sistema ferroviario attraverso lo sviluppo del sistema europeo di gestione del trasporto ferroviario ERTMS, che permette il passaggio di un numero maggiore di treni sulle linee e contribuisce così a una maggiore puntualità. Tale sistema di segnalamento digitale favorisce l'interoperabilità tra operatori ferroviari provenienti da diverse nazioni, implementando le prestazioni e l'affidabilità del servizio.

Grazie agli investimenti e alle risorse del Pnrr, il Gruppo FS ha programmato inoltre il rafforzamento dell'intermodalità e delle connessioni di ultimo miglio, con particolare attenzione all'ammodernamento delle connessioni su porti e aeroporti. Il riverbero positivo di questi interventi, peraltro, è destinato a travalicare i confini nazionali e a estendersi al contesto europeo, dove FS opera già con successo.

Il Pnrr italiano ha difatti un forte impatto anche sui collegamenti transfrontalieri, visto che gli investimenti sullo sviluppo e il potenziamento delle infrastrutture italiane riguardano i quattro Corridoi europei Ten-T che attraversano l'Italia. Si tratta, nello specifico, del corridoio Scandinavo-Mediterraneo (dai paesi del Nord Europa all'Italia, passando per l'intera dorsale AV italiana), di quello Mediterraneo (dalla penisola iberica al confine ucraino passando per la linea Torino - Venezia), del Reno-Alpi (dai porti del Nord Europa a Genova passando per Milano e Torino) e del Baltico-Adriatico (dal mar Baltico al porto di Ravenna).

Così, la rete Ten-T mira a creare uno spazio unico europeo dei trasporti basato su un'unica rete transeuropea completa, integrata e multimodale che comprenda e colleghi tutti gli stati membri dell'Ue in maniera intermodale e interoperabile.

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