Dopo che la Lega si è schierata con gli operai in Parlamento, ora Beppe Grillo prova a riconquistare gli imprenditori veneti, che rientrano tipicamente nell'elettorato del Carroccio. E lo fa in un post sul suo blog intitolato "Il Veneto degli imprenditori suicidi", in cui ricorda "la lunga linea d'ombra degli imprenditori suicidi, 40 dall'inizio della crisi". Solo nell'ultima settimana se ne sono uccisi due, tra cui Giovanni Schiavon, titolare della Eurostrade 90 Snc a Peraga di Vigonza, in provincia di Padova. Si sarebbe tolto la vita perché entro Natale avrebbe dovuto mettere in cassa integrazione i suoi dipendenti "I clienti ritardavano i pagamenti, le banche avrebbero chiesto di rientrare dalle linee di finanziamento e secondo fonti locali vantava crediti per oltre 200mila euro verso la pubblica amministrazione", spiega Grillo.
Il comico quindi strizza l'occhio alla piccola imprenditoria, quella più colpita dalla crisi economica. Ma soprattuto a quella del nordest, che da sempre è considerata il motore dell'economia italiana. Del resto, spiega il fondatore del Movimento Cinque Stelle, "forse un Veneto, più di altri italiani, non accetta l'idea del fallimento. La sua cultura non lo prevede. Lo considera una vergogna. La chiusura di un'azienda è un evento che non può succedere. Non è contemplato. I suoi dipendenti sono spesso persone con cui lavora insieme ogni giorno in ufficio o in fabbrica. Il mito dell'imprenditore che non deve chiedere nulla a nessuno, di un piccolo sogno americano, qui è più forte che altrove".
Ma soprattuto Grillo dipinge un Veneto in cui le piccole imprese sono solo "mucche da mungere" e di cui non di occupa nessuno, tanto che "i movimenti
indipendentisti veneti stanno aumentando". Movimenti che "non sono cani da lecca come la Lega"."Il Veneto non si farà suicidare in silenzio", conclude il comico. Che voglia conquistare i loro voti e sostituirsi alla Lega?
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.