Tornano gli autonomi, i ragazzi dei centri sociali. E non si tratta di un ritorno allinsegna del buonumore e della burla geniale, comera capitato durante le ultime sfilate femminili di Milano-moda, durante le quali questi ragazzi avevano iscritto e fatto sfilare le creazioni di una fantomatica stilista giapponese il cui nome, anagrammato, era quello del loro «San Precario». Lultimo episodio che riguarda gli autonomi segue il registro della violenza. Sono stati proprio loro - precisamente un gruppo di giovani del centro sociale di via Transiti 28 (che si fanno chiamare più semplicemente T28) - che laltra sera hanno prima insultato e poi aggredito, spedendoli dritti dritti allospedale, un custode del Politecnico e un suo amico «rei» di aver tentato di bloccare alcuni di loro mentre stavano attaccando un manifesto su un muro delluniversità. Per tutta risposta i ragazzi del T28 prima li hanno insultati pesantemente e spintonati, quindi, in un secondo tempo, li hanno aggrediti prendendoli addirittura a bastonate in testa e poi sono scappati.
È accaduto laltra sera, in piazza Leonardo da Vinci. Giovanni R., 21enne custode notturno del Politecnico, era in compagnia di un amico della sua stessa età, Roberto M., quando ha visto due giovani che stavano attaccando su muro un manifesto e, semplicemente gridando loro di farla finita, ha tentato di fermarli. Per tutta risposta i due ragazzi si sono avvicinati al custode, lhanno spintonato e, dopo aver a lungo insultato lui e il suo amico, si sono allontanati.
Poco dopo, Giovanni R. e Roberto M. si sono incontrati, sempre davanti al Politecnico, con altri due amici, un albanese e una ragazza italiana. Mentre chiacchieravano tutti e quattro del più e del meno davanti all'auto dell'albanese, i giovani dei manifesti sono tornati e, senza ragione, hanno aggredito tutti e quattro i ragazzi, avventandosi anche sullauto dellalbanese e spaccando con bottiglie di vetro i finestrini e il parabrezza. Il custode e i suoi amici hanno accennato una reazione, ma a quel punto altri quattro ragazzi, sbucati da chissà dove ma chiaramente «compagni» di quelli dei manifesti, li hanno aggrediti colpendoli alla testa con bastoni di legno.
Quando la rissa è terminata, sono fuggiti tutti e a terra sono rimasti solo Giovanni R. e Roberto M. Sul posto allora è giunta un'ambulanza e una volante della polizia i cui agenti hanno trovato in via Giovanni Villani - a due passi dal luogo dellaggressione - i bastoni di legno usati durante la rissa.
Portati al Fatebenefratelli Giovanni e Roberto se la caveranno. Ma se il custode è stato dimesso ieri mattina, l'amico è ancora sotto osservazione e la sua prognosi è ancora riservata.
La notte della rissa, poi, l'amica dei due feriti, testimone dell'aggressione, si è presentata al Fatebenefratelli per fare alla polizia un racconto dettagliato dell'accaduto. Sul caso adesso indaga la Digos che sta cercando di risalire ai responsabili della rissa.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.