Raid delle Idf su Beirut, uccisi 11 alti comandanti di Hezbollah: "Pianificavano un 7 ottobre in Galilea"

Il raid ha colpito il capo della Forza Radwan e altri 10 pezzi da novanta di Hezbollah. Il gruppo era alle prese con l'organizzazione di un attacco sul modello di Hamas

Raid delle Idf su Beirut, uccisi 11 alti comandanti di Hezbollah: "Pianificavano un 7 ottobre in Galilea"
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Un "attacco mirato", così le Idf hanno definito l'operazione che ha lambito la periferia di Beirut. Un F-35 israeliano ha condotto l'attacco con due missili, colpendo un edificio residenziale nel sobborgo meridionale di Dahiyeh, roccaforte di Hezbollah. L'obiettivo del raid era Ibrahim Aqil, pezzo da novanta del Consiglio della Jihad, il massimo organo militare dei proxy filoirianiani. L'uomo era impegnato in una riunione con altri membri del gruppo.

Un "7 ottobre" in Galilea

In una dichiarazione, le Forze di difesa israeliane descrivono Aqil come il capo di un piano di invasione della Galilea. Assieme ad Aqil, secondo l'esercito, sono stati uccisi i vertici dello schieramento operativo di Hezbollah e la leadership della Forza Radwan. "Aqil e i comandanti che sono stati eliminati erano tra gli architetti del 'piano per l'occupazione della Galileà, in cui Hezbollah progettava di fare incursioni in territorio israeliano, occupare le comunità della Galilea, assassinare e uccidere innocenti, in modo simile a quello che l'organizzazione terroristica di Hamas ha compiuto nel massacro del 7 ottobre", afferma l'Idf nella dichiarazione.

Aqil e gli altri esponenti della Forza Radwan di Hezbollah "erano riuniti nel sottosuolo, sotto un edificio residenziale, nel cuore di Dahiyeh usando i civili come scudi umani", al momento del raid in cui sono rimasti uccisi. Ad affermarlo è stato il portavoce dell'Idf Daniel Hagari: "Si sono incontrati per coordinare attività terroristiche contro i civili israeliani", ha aggiunto in conferenza stampa. Secondo Hagari almeno altri dieci comandanti di Hezbollah sono stati uccisi nel raid aereo a Beirut.

In risposta al raid, Hezbollah ha dichiarato di aver lanciato una serie di razzi Katyusha (170, secondo le stime) contro una base dell'intelligence israeliana, accusata di essere all'origine di "assassinii", ovver del raid di questo pomeriggio come "risposta agli attacchi del nemico israeliano" sul Libano meridionale.

Chi era Ibrahim Aquil, l'obiettivo delle Idf a Beirut

L'agenzia di stampa nazionale libanese riferisce che è salito a otto morti e 59 feriti il bilancio aggiornato dal ministero della Salute libanese del raid. Il numero delle vittime potrebbe aumentare, precisa il ministero in una nota. Aqil, negli anni '80, Aqil è stato uno dei membri principali dell'Organizzazione della Jihad islamica, la cellula terroristica di Hezbollah, che ha rivendicato gli attentati all'ambasciata statunitense a Beirut nell'aprile 1983, che hanno causato 63 morti, e alla caserma dei Marines nell'ottobre 1983, che ha ucciso 241 persone.

Ibrahim Aquil

Negli anni '80, Aqil ha diretto la cattura di ostaggi americani e tedeschi in Libano. Il 21 luglio 2015, il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha designato Aqil ai sensi dell'Ordine Esecutivo 13582 per aver agito a favore o per conto di Hezbollah. Successivamente, il 10 settembre 2019, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha designato Aqil come terrorista globale ai sensi dell'Ordine esecutivo 13224. Sulla sua testa pendeva una taglia di 7 milioni di dollari posta dal dipartimento di Stato americano.

Terzo colpo all'unità Radwan

Una fonte vicina a Hezbollah ha confermato all'agenzia AFP che Ibrahim Aqil, "comandante della Forza Radwan" è stato ucciso nei raid israeliani su Beirut. "L'attacco aereo israeliano ha ucciso il comandante della Forza Radwan Ibrahim Aqil, il secondo in comando della sua forza armata dopo Fuad Shukr", ha detto la fonte. L'attacco di oggi è il terzo attribuito o rivendicato da Israele nella periferia meridionale di Beirut da ottobre, quando Hezbollah ha dato il via a scontri transfrontalieri con Israele a sostegno Hamas.

Aqil era comandante militare di Hezbollah (n. 3 dell'organizzazione nel Consiglio della Jihad), padre della “Forza al-Hajj Radwan”, e lavorava alle dirette dipendenze del sottosegretario Naim Qassem. Conosciuta anche come “Unità 125”, la missione principale della Forza Radwan è quella di infiltrarsi nel territorio israeliano, tentando di conquistare gli avamposti in Galilea. Lo scorso 17 agosto Un drone dell'aeronautica militare israeliana aveva colpito la moto del comandante Hussein Ibrahim, nella zona di Tzur, nel Libano meridionale, poco dopo che Hezbollah aveva lanciato 55 razzi nel nord di Israele. Ancora prima, a gennaio, Tel Aviv aveva eliminato Wissam al-Tawil, noto come Jawad, nominato comandante sul campo poche settimane prima.

Le reazioni

Il portavoce per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, ha affermato che gli Stati Uniti non erano stati informati in anticipo del piano di Israele di colpire il comandante di spicco di Hezbollah a Beirut. "Non sono a conoscenza di alcuna notifica preventiva di questi attacchi", ha detto Kirby, "non è una cosa atipica".

Dura la reazione da parte del Libano: il primo ministro libanese Najib Mikati accusa Israele di "non dare alcun peso a considerazioni umanitarie, legali o morali", dopo il raid di questo pomeriggio, che viene dopo giorni di tensioni.

Da Tel Aviv, invece, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha fatto sapere che accorcerà di un giorno il suo imminente viaggio negli Stati Uniti, alla luce dell'attuale situazione di sicurezza nel nord di Israele. La sua visita durerà quattro giorni, anziché i cinque previsti, e partirà da Israele mercoledì 25 settembre. Bibi pronuncerà il suo discorso all'Assemblea generale delle Nazioni Unite venerdì mattina, 27 settembre.

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