I 3000 soldati in Ucraina e quel patto con Putin: cosa rivela il piano di Kim

La Corea del Nord avrebbe fornito alla Russia anche migliaia di soldati schierati da Mosca a fianco delle sue truppe nelle zone più calde dell'Ucraina

I 3000 soldati in Ucraina e quel patto con Putin: cosa rivela il piano di Kim
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Non solo razzi e missili. La Corea del Nord avrebbe fornito alla Russia anche migliaia di soldati schierati da Mosca a fianco delle sue truppe nelle zone più calde dell'Ucraina. Secondo quanto riferito dall'intelligence di Kiev, che ha diffuso l'informazione ripresa dai media internazionali, i militari nordcoreani costituirebbero unità a sè stanti incaricate di fornire supporto alle forze armate russe. Si parla di circa 3mila unità, per lo più registrati nelle regioni russe di Bryansk e Kursk, e non è esclusa la loro ulteriore partecipazione alle ostilità vicino agli insediamenti di Suja e Kursk. In precedenza, l'Ukrainska Pravda aveva scritto che i russi avevano formato uno "speciale battaglione Buriati" composto da cittadini inviati da Kim Jong Un a sostegno di Vladimir Putin. Inoltre, 18 militari nordcoreani avrebbero già disertato, fuggendo dalle posizioni al confine. Che cosa sta succedendo? Cosa c'è di vero in tutto questo?

Soldati nordcoreani in Ucraina?

La Bbc ha sottolineato di non aver ancora visto alcun segno della creazione di un'unità così grande, formata cioè da 3mila effettivi, nell'Estremo Oriente russo. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha però parlato "dell'ingresso della Corea del Nord nella guerra", mentre il ministero della Difesa sudcoreano aveva fatto sapere, nelle scorse settimane, che la possibilità di uno spiegamento nordcoreano in Ucraina sarebbe stato "altamente probabile".

"La Russia, a causa di molte perdite, sta cercando di reclutare altri partecipanti. Putin ha molta paura della mobilitazione, perché l'opinione sociale è contro di lui. Dall'intelligence so che stanno preparando decine di migliaia di soldati dalla Corea del Nord. Questa è una cosa davvero urgente, di cui ho parlato con gli Stati Uniti e ne ho parlato ora con tutti i leader", ha dichiarato Zelensky dopo aver partecipato al Consiglio europeo a Bruxelles. "Finora la Russia ha coinvolto l'Iran con droni e missili ma non persone. Qui vediamo persone, questo è un passo successivo in questa guerra. E questo è il primo passo verso una guerra mondiale", ha rimarcato.

Dal canto suo, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha smentito categoricamente le voci di un possibile coinvolgimento della Corea del Nord in Ucraina. "Non si tratta solo di intelligence britannica, ma anche di intelligence americana. Lo segnalano di continuo ma non forniscono alcuna prova", ha dichiarato l'alto funzionario di Mosca.

Non c'è dubbio che negli ultimi mesi Mosca e Pyongyang abbiano approfondito i loro livelli di cooperazione. Come ulteriore conferma, ricordiamo che il leader nordcoreano Kim Jong Un ha inviato al suo omologo russo Vladimir Putin un messaggio di auguri solo la scorsa settimana, definendolo il suo "compagno più stretto". C'è però da capire se i numeri diffusi dagli 007 di Kiev siano sensati e coerenti con i fatti. Una fonte militare nell'Estremo Oriente russo ha confermato alla Bbc Russian che "sono arrivati ​​diversi nordcoreani" e che erano di stanza in una delle basi militari vicino a Ussuriysk, a nord di Vladivostok, ma la stessa fonte ha rifiutato di fornire un numero preciso, a parte il fatto che "non erano assolutamente vicini a 3.000".

I dubbi degli esperti

Gli esperti militari dubitano che le unità dell'esercito russo possano incorporare con successo migliaia di soldati nordcoreani. "All'inizio non è stato nemmeno così facile includere centinaia di prigionieri russi, e tutti quei ragazzi parlavano russo", ha detto alla Bbc un analista russo anonimo. Come se non bastasse, anche se fossero 3.000 uomini, non sarebbero un numero così grande in termini di truppe da impiegare sul campo di battaglia. Eppure gli Stati Uniti sono preoccupati tanto quanto l'Ucraina.

"Segnerebbe un significativo miglioramento nelle loro relazioni", ha spiegato il portavoce del dipartimento di Stato americano Matthew Miller, che vede il probabile invio di soldati nordcoreani in Ucraina come "un nuovo livello di disperazione da parte della Russia" in mezzo alle perdite subite dal Cremlino sul campo di battaglia.

Non c'è alcuna certezza, al momento, che i soldati di Kim si trovino già in Ucraina. A differenza di quanto riferito dall'intelligence di Kiev, c'è chi sostiene che un'unità di militari nordcoreani si starebbe preparando nella regione di Ulan-Ude, vicino al confine con la Mongolia, in vista del dispiegamento nella provincia russa di Kursk, dove le forze ucraine hanno lanciato un'incursione ad agosto.

"Potrebbero sorvegliare alcune sezioni del confine russo-ucraino, il che libererebbe le unità russe per combattere altrove", ha ipotizzato Valeriy Ryabykh, direttore della pubblicazione ucraina Defence Express. Se così fosse, l'aiuto di Kim a Putin sarebbe più limitato di quanto teorizzato da numerosi media.

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