Il leader nordcoreano Kim Jong Un ha promesso "pieno supporto" a Vladimir Putin nella sua lotta contro l'Ucraina. Lo hanno rivelato alcuni funzionari anonimi delle intelligence di Kiev e Seoul, sostenendo che i soldati di Pyongyang stanno supportando le truppe russe sul campo di battaglia e che alcuni di loro potrebbero essere già stati feriti o addirittura uccisi. È anche per questo che c’è chi ipotizza ad una nuova fase della cooperazione militare tra Kim e Putin, passata dal semplice – si fa per dire – invio di missili e razzi, all’arruolamento in prima linea di soldati e tecnici.
La rivelazione dell’intelligence ucraina
Secondo quanto riportato dal Washington Post, che ha riferito le parole di un funzionario dell’intelligence ucraina, diverse migliaia di soldati di fanteria della Corea del Nord sarebbero attualmente sottoposti ad addestramento in Russia e potrebbero, presto, essere schierati in prima linea in Ucraina. Presumibilmente entro la fine dell’anno in corso, così da dare supporto alle forze del Cremlino in alcune delle aree più critiche. Ma non è finita qui, perché a detta della stessa fonte un numero imprecisato di ufficiali nordcoreani si troverebbe già in Ucraina, o meglio, nei territori ucraini conquistati da Mosca, per osservare sul campo l’esercito russo e studiare il campo di battaglia.
Al momento Kiev non ha rilevato nessuna unità nordcoreana combattere, mentre il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha rispedito al mittente le affermazioni secondo cui la Nord Corea avrebbe inviato personale militare in Ucraina, definendole "bufale". Eppure, nei giorni scorsi, su alcuni canali Telegram e siti ucraini erano emerse notizie di militari del Nord sostenere i russi nel Donbass. Che Pyongyang e Mosca siano entrati in una sorta di seconda fase del patto di difesa reciproca firmato quest’estate da Kim e Putin? Con tanto di promessa del primo al secondo di supporto totale nella guerra contro l’Ucraina?
Una nuova fase della cooperazione militare tra Kim e Putin?
Se, come sostengono Stati Uniti e Corea del Sud, in un primo momento la Russia si era rivolta alla Corea del Nord per ottenere supporto in armi, tra munizioni e missili, adesso Pyongyang starebbe iniziando ad inviare soldati, uomini in carne e ossa.
Il ministro della Difesa sudcoreano Kim Yong Hyun ha definito "altamente probabili" le segnalazioni secondo cui le truppe nordcoreane avrebbero aiutato i russi, aggiungendo che Seoul si aspetta che Kim invii ancora più personale per supportare lo sforzo bellico russo. "Russia e Corea del Nord hanno un accordo che è fondamentalmente un'alleanza militare, quindi è altamente probabile che la Corea del Nord invii truppe aggiuntive", ha detto Kim ai legislatori. "È così che lo stiamo valutando e ci prepareremo sicuramente", ha quindi aggiunto il ministro sudcoreano.
L'Ucraina, invece, sostiene che Pyongyang abbia già inviato personale militare nell’epicentro del conflitto per supervisionare l'uso di munizioni e missili balistici nordcoreani e che alcuni di loro sono rimasti uccisi. Andriy Kovalenko, capo del Centro ucraino per la lotta alla disinformazione, che fa parte del Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale, ha scritto su Telegram che Kim aveva già inviato truppe in Ucraina, compresi ingegneri militari che supervisionavano l'uso delle armi.
Non è chiaro dove le unità di combattimento nordcoreane – le stesse che si stanno addestrando in Russia - saranno schierate sul fronte ucraino. Mosca potrebbe usarle nelle regioni di confine, alleggerendo così la pressione sulle proprie truppe per destinarle in altre aree calde.
"Questo potrebbe avere un impatto significativo. Soprattutto se stiamo parlando di liberare riserve all'interno del territorio della Federazione Russa stessa", ha spiegato un funzionario dell’intelligence ucraina.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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