
Si dice che in guerra i primi ad arricchirsi siano i produttori di armi, e questo è sicuramente vero. Ma nella realtà della Russia rurale, quella lontana dalle grandi città e da i centri del potere, mandare il proprio marito o un figlio al fronte equivale a sistemarsi per tutta la vita. Famiglie che, di generazione in generazione, hanno vissuto in povertà ora possono cambiare il loro destino grazie all’invasione dell’Ucraina.
Come riportato dal Corriere della Sera, a Mosca i poster che pubblicizzano la firma di contratti con l’esercito sono ovunque e, oltre agli slogan che cercano di fare leva sullo spirito patriottico, i numeri sono il vero motore che continua a riempire i vuoti lasciati dalle gravi perdite subite dall’armata del Cremlino in battaglia: un guadagno annuo di 5.520.000 rubli a salire, ovvero circa 59mila euro. Una cifra spropositata per la stragrande maggioranza dei russi e che, fino allo scorso autunno, era riservata solo ai soldati di professione. Ora, però, è alla portata anche dei militari per contratto.
La tentazione di una paga così alta sembra funzionare. Alla fine di gennaio, il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev ha dichiarato che più di 450mila uomini hanno deciso di firmare i documenti nel 2024. E con le voci di una possibile tregua imminente, le file fuori dai centri di reclutamento si sono allungate. Secondo il sito Verstka, fuorilegge dall’inizio della guerra, dal 17 marzo scorso il numero di nuovi kontraktniki è arrivato a circa 100 al giorno. Dopo aver firmato, la nuova recluta riceve 400mila rubli (circa 4.200 euro) come bonus iniziale stabilito dal ministero della Difesa, 210mila rubli al mese una volta entrato in servizio, più compensi una tantum che variano in base al Comune. I moscoviti, per esempio, prendono 2.3 milioni di rubli, e non è nemmeno la cifra più altra.
A tutto questo, si aggiungono altri bonus: 50mila rubli (500 euro) per ogni giorno passato in “azioni attive di offensiva”, la stessa cifra per ogni chilometro di terreno guadagnato, mezzo milione per chi riesce a distruggere un carro armato occidentale e un milione di rubli per chi riesce a catturare un Challenger, un Ambrams, un Leopard o un sistema Himars.
Vi è poi tutta la categoria di compensi legate alle ferite o alla morte di un soldato: un milione per una lesione media, tre per una grave a cui ne va aggiunto un altro per validità accertata, una ricompensa straordinaria di 3,44 milioni di rubli se il militare viene riconosciuto inidoneo al servizio e 10 milioni in caso di morte, più altri 3,14 una tantum. Insomma, la vita di un proprio caro in Russia vale 13 milioni di rubli. Per alcune famiglie, questa cifra, chiamata “i soldi per la bara”, equivale a decine di anni di stipendio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.